Continua l’odissea dei residenti nelle palazzine ATER in via San Francesco di Fuori, nel rione Civette di Alatri: oltre ai problemi strutturali e delle perdite riconducibili alle tubature logore, affrontati a più riprese dalla nostra redazione e puntualmente sottoposti all’attenzione dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale, sembrerebbe che adesso si prospettino rogne di natura igienico-sanitaria. Tra le diverse segnalazioni la più recente è quella di una famiglia che lamenta la presenza di “alghe” sul terrazzino della propria abitazione. Il proprietario dell’appartamento ha anzitempo comunicato ad ATER la presenza di umidità sulle mura della casa le quali, spesso, risultano proprio bagnate. Oltre alla muffa all’interno della residenza ora anche queste formazioni esterne, viscide e disgustose, che emanano un odore forte, non gradevole, un tanfo. Non si capisce la natura di questi repellenti organismi, purtroppo continuano a spuntare in direzione della parete interna.
È noto che l’umidità favorisca il degrado biologico delle pareti anche attraverso lo sviluppo di microorganismi che agevolano il deteriorarsi dei materiali edili, come il progressivo decadimento dell’intonaco, il rigonfiamento sotto le piastrelle, le fessure più o meno profonde sulla superficie murale. È altrettanto noto che muffe, funghi ed alghe siano organismi dannosi per la salute: rilasciano spore, micotossine e altre sostanze che possono causare problemi respiratori come asma, tosse ed allergie, ma anche irritazioni cutanee ed altri malesseri. I residenti dell’appartamento in questione, per proteggere tutta la famiglia, intendono fare un esposto agli organi preposti, interessando l’Ufficio Igiene e Sanità Pubblica della ASL di riferimento.
Per dovere di cronaca ricordiamo che le palazzine ATER del rione Civette di Alatri sono oggetto di interventi di riqualificazione che rientrano nei cosiddetti “Contratti di Quartiere”, ovvero programmi sperimentali di recupero urbano da realizzarsi attraverso finanziamenti ministeriali. A maggio 2024 il Commissario straordinario Antonello Iannarilli annunciava l’imminente ripresa dei lavori, dopo circa dieci mesi di attesa trascorsi per ottenere il parere favorevole del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Dipartimento per le opere pubbliche e le politiche abitative, sulla proposta di una perizia di variante avanzata dagli Uffici ATER. Da quel dì è trascorso più di un anno e mezzo ma gli interventi di riqualificazione non sono mai stati ripresi, a rilento anche la manutenzione ordinaria. Relativamente alla perdita in oggetto la nostra redazione ha sentito ATER che assicura di aver incaricato una ditta per operare e ripristinare le tubature entro la prossima settimana.
