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Alatri – Sosta selvaggia sugli stalli di carico e scarico merci, chiesti più controlli e multe

Divieti ignorati, disagi per autisti e automobilisti: un malcostume quotidiano in via San Francesco e non solo

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Succede ogni giorno, da settimane, nel cuore del centro storico di Alatri, in via San Francesco. Lì dove il regolamento comunale e la segnaletica verticale parlano chiaro – divieto di sosta dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, con spazio riservato al carico e scarico merci delimitato da strisce gialle – le regole sembrano essere diventate un consiglio, più che un obbligo.

Auto in sosta per ore, come se nulla fosse, occupano stabilmente i posti riservati agli autocarri, costringendo i mezzi commerciali a fermarsi in strada per effettuare le operazioni di carico e scarico. Il risultato? Traffico bloccato, visuale ridotta per chi deve superare i veicoli fermi e rischi continui per la sicurezza, soprattutto nelle strette vie del centro dove la circolazione è già complessa.

Un’abitudine, o meglio un malcostume, che si ripete ogni giorno sotto gli occhi di tutti, ma che in via San Francesco ha assunto ormai i contorni della normalità. “Forse non vedono il divieto?”, chiedono ironicamente residenti e commercianti, “Eppure il cartello è ben visibile e le strisce gialle sono lì, impossibili da ignorare”.

Gli autisti sono i primi a lamentarsi, costretti a fermarsi dove capita, anche in punti pericolosi. Ma non va meglio agli automobilisti, che spesso devono fare lo slalom tra furgoni e auto in doppia fila, con ripercussioni su traffico, viabilità e sicurezza.

“Chiediamo solo che vengano fatti rispettare i divieti – dicono in molti –. Se servono sanzioni o rimozioni per scoraggiare la sosta selvaggia, ben vengano. Le regole esistono per garantire l’ordine e la sicurezza di tutti”.

Un problema che non riguarda solo Alatri: quello della mancata osservanza degli spazi di carico e scarico è ormai un fenomeno diffuso in tutta la provincia e non solo. Ma proprio nel centro storico della città ernica, dove le strade sono strette e il passaggio dei mezzi pesanti è già difficile, la questione appare ancora più evidente e urgente.

In attesa di un cambio di abitudini – o di controlli più rigorosi – via San Francesco resta l’emblema di una sosta selvaggia che, giorno dopo giorno, mette a dura prova pazienza e sicurezza.

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