Sora – Da alcune settimane diverse lastre di fibrocemento all’amianto sono state abbandonate lungo il perimetro dell’isola ecologica in via Santa Rosalia, poco più in là dell’ingresso laterale dell’ecocentro. Alcune transenne sono state posizionate a circoscrivere il mucchio. Il fibrocemento all’amianto si riconosce dal colore grigio o azzurro pallido mentre quello ecologico è più scuro. Inoltre, la finitura superficiale del fibrocemento all’amianto è più ruvida, con segni distinguibili di usura rispetto a quella del fibrocemento ecologico. Le lastre in questione sono logore, a pezzi: è ben nota la pericolosità dell’amianto quando le sue fibre risultano compromesse e, quindi, possono disperdersi nell’aria sotto forma di polvere. Se inalate, le fibre di amianto causano malattie gravi. In virtù di ciò la legge, ormai da anni, ha stabilito il divieto di estrazione, importazione, esportazione, commercializzazione e produzione di amianto, oltretutto catalogato tra i rifiuti pericolosi per cui deve necessariamente essere smaltito in maniera controllata. L’abbandono ed il deposito incontrollato di amianto costituiscono un illecito penale. Essendo l’ecocentro provvisto di un sistema di videosorveglianza con telecamere su tutti i lati dell’isola, i cittadini si chiedono perché non vengano acquisiti i filmati per individuare colui che ha abbandonato le lastre in via Santa Rosalia? Perché i residenti e gli operatori ecologici, che tutti i giorni lavorano nei pressi, vengono esposti al rischio di inalare le polveri di amianto e nessuno fa nulla per risalire al responsabile? La comunità fa appello al sindaco Luca Di Stefano ed alla sua squadra di governo, affinché forniscano delle risposte e, si auspica, provvedano in breve tempo a far sì che le lastre vengano opportunamente rimosse e smaltite in tempi brevi.
