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Asl di Frosinone, Palmieri vola in Abruzzo: Mizzoni in pole position. La casella in Asp

Il direttore del patrimonio nominato Dg a Chieti. La designazione del numero 1 di via Fabi condizionerà le nomine in Azienda Servizi Persona

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La scelta del direttore della Asl di Frosinone non è più una questione a 3 ma a 2. Uno dei nomi più gettonati per l’incarico, infatti, non solo si sposta in Abruzzo lasciando la scena dell’ipotetica successione alla commissaria Sabrina Pulvirenti, ma rende libera una posizione di grande rilievo all’interno del vertice di Via Fabi. Infatti è delle scorse ore la notizia che il direttore dell’unità operativa complessa Patrimonio e Sicurezza della Asl di Frosinone, l’ingegner Mauro Palmieri, è stato designato quale nuovo direttore generale della Asl 02 Lanciano – Vasto – Chieti. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha selezionato il nome del sostituto del dottor Thomas Schael che il primo marzo prenderà servizio a Torino. Palmieri – si precisa dalla Regione Abruzzo – già nelle prossime settimane sarà nell’azienda sanitaria di assegnazione per avviare il passaggio delle consegne e prendere contatto con la realtà abruzzese, al fine di cominciare la sua attività subito dopo la partenza del dottor Schael, in soluzione di continuità. “Ho condiviso con l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, la scelta dell’ingegner Palmieri soprattutto alla luce della sua grande esperienza nel campo dell’edilizia sanitaria, avendo realizzato non meno di sei ospedali nella sua carriera dirigenziale. La persona giusta per una Asl fortemente impegnata nella realizzazione di due nuovi ospedali, la ristrutturazione dei restanti e l’attuazione del Pnrr” ha dichiarato il presidente Marsilio.

Due dirigenti di primo piano in corsa. Pulvirenti: ministero o conferma

Restano quindi le aspiranti di cui avevamo già parlato nel precedente servizio: Manuela Mizzoni, oggi al vertice amministrativo dell’Azienda servizi alla persona di Ceprano ed Eleonora Di Giulio, già direttore amministrativo in via Fabi e poi inserita nei ranghi dirigenziali al ministero. Ma il passaggio è fortemente condizionato dallo sblocco della posizione di Sabrina Pulvirenti – che un gruppo di sindaci ha chiesto al presidente Francesco Rocca di vedere confermata quale Dg -: infatti, prima di ogni mossa, occorre che la destinazione ministeriale della commissaria venga definita. Quindi, a seguire, ci sarà la designazione del nuovo numero uno di via Fabi. Va detto che sul nome della Mizzoni sembra – dalle indiscrezioni – che si vada coagulando il sostanziale via libera di una fetta di politica locale – come di consueto traversale – anche perché la promozione andrebbe al contempo a sbloccare un’altra casella: quella di direttore generale dell’ente cepranese. L’Asp, ente risultatante della fusione delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza della provincia di Frosinone, vedrà anche a breve lo scadere della presidenza che l’allora governatore Nicola Zingaretti affidò, non senza sorprese per quanto attiene alla coerenza politica della scelta, a Gianfranco Pizzutelli che transitava nel centrosinistra direttamente dalla maggioranza di segno opposto al Comune capoluogo. Sulla direzione dell’azienda di servizi alla persona ci sarebbero le mire della consigliera comunale monticiana leghista, Lorella Biordi – attuale membro del cda dell’Asp – che gode di sostegni importanti in Regione a partire dall’assessore Giancarlo Righini. Però la Biordi sarebbe favorevole ad una conferma di Pizzutelli, al contrario di quanto ritengono gli ambienti meloniani ciociari che giudicano indispensabile la sostituzione del presidente, proprio per sistemarvi un esponente di fedeltà assodata nel centrodestra e rompere la continuità gestionale con la stagione zingarettiana.

Le indiscrezioni su accordi trasversali, vecchio vizietto dei soliti noti

Insomma la scacchiera – come si nota riferendo dei retroscena – finisce per incastrare più pedine. Probabilmente anche per questa ragione la scelta del presidente Rocca sta richiedendo qualche giorno in più rispetto alle altre designazioni già ufficializzate. Peraltro a questo punto si apre anche la questione della successione alla guida dell’unità complessa Patrimonio e Sicurezza dell’Asl, perché si tratta di una posizione di primissimo piano. Anzi in molti consideravano l’inegner Palmieri l’autentico motore dell’azienda, un punto strategico anche per la massa di risorse che l’azienda sanitaria riesce a muovere. Spesso e non casualmente si è parlato – negli anni – di Asl e di Fiat come le due maggiori realtà produttive in provincia di Frosinone. Solo che ormai la Fiat è tramontata, Stellantis è solo il fantasma di quel che era la presenza del Lingotto in Ciociaria almeno fino ad un lustro fa. Mentre l’Asl conserva tutta la sua importanza anche per quel che riguarda tenuta dei livelli occupazionali e mole di investimenti sul territorio. Una capacità di spesa diventata ancor più rilevante col Pnrr. Palmieri è stato assolutamente centrale proprio in questa funzione. Ecco perché molti, specialmente all’interno degli uffici di via Fabi e nel mondo del sindacato, avevano puntato su di lui per la scelta del successore alla Pulvirenti. Ma gli scenari sono mutati. Oltretutto, in mancanza di diversa e migliore collocazione, la commissaria attuale potrebbe venir confermata alla guida dell’azienda sanitaria ciociara ed anche questa è un’opzione sul tavolo del presidente della Regione. I giochi di posizionamento e le pressioni sono in corso. Decidendo sull’Asl si deciderà in qualche modo anche della futura governace dell’Asp.

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