Un impianto produttivo clandestino, sotterraneo, ad alta tecnologia. Un sistema di logistica e produzione degno delle più avanzate industrie legali, ma destinato al contrabbando e alla frode fiscale. È quanto scoperto dai militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Ancona e dalla Procura di Cassino, diretta dal procuratore capo Carlo Fucci che in collaborazione con le Fiamme Gialle di Frosinone hanno smantellato un’intera filiera illegale del tabacco, con sede principale in un capannone mimetizzato nel cassinate.
L’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Cassino, ha portato al sequestro di oltre 150 tonnellate di sigarette contraffatte, 170 tonnellate di materiali da imballaggio e precursori (filtri, cartine, colla, fogli laminati), e a un danno fiscale potenziale stimato in oltre 600 milioni di euro, tra IVA, dazi doganali e accise non versate.

Il bunker
L’impianto era nascosto sotto un deposito apparentemente dismesso. Grazie a un telecomando nascosto, un sistema idraulico sollevava una finta parete, rivelando l’accesso a un bunker sotterraneo con tre linee di produzione, corridoi illuminati, alloggi per gli operai e officine per la manutenzione. La capacità era da record: 5.000 sigarette al minuto, 7,2 milioni al giorno, per un totale di 2,7 miliardi l’anno.
Le sigarette erano perfette repliche di marchi celebri e pronte a inondare il mercato nero europeo, generando profitti illeciti per circa 130 milioni di euro l’anno.
Durante l’operazione sono stati sequestrati:
• 4 TIR e 2 furgoni per la logistica
• un immobile da 3,6 milioni
• macchinari per 1,75 milioni
• sigarette e precursori per un valore stimato di 47 milioni
L’operazione si è conclusa con un arresto e più denunce per contrabbando aggravato. Le indagini sono in corso per ricostruire la filiera criminale e le eventuali connessioni internazionali.
Il comandante del Gruppo di Ancona, Tenente Colonnello Giuseppe Romanelli, ha definito l’operazione “una risposta concreta al crimine organizzato, capace di agire su scala industriale e con impatti devastanti sull’economia legale e sulle entrate pubbliche”.
Il sequestro, tra i più imponenti mai eseguiti in Europa, segna una svolta nel contrasto al traffico illecito di tabacchi e conferma la crescente sofisticazione delle organizzazioni criminali nel settore.