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Cadavere a pezzi nelle campagne, si attende ancora l’esito del Dna: difficile stabilire la causa del decesso

Ieri il procuratore Carlo Fucci ha chiarito che per avere il risultato dell’atteso test del Dna ci vorrà ancora tempo

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Broccostella – Restano avvolte nel mistero le circostanze del ritrovamento del cadavere smembrato nelle campagne in località Schito, al confine con Sora. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Frosinone e coordinate dalla Procura della Repubblica di Cassino, proseguono senza sosta.

Ieri il procuratore Carlo Fucci ha chiarito che per avere il risultato dell’atteso test del DNA ci vorrà ancora tempo: «Le operazioni sono complesse» ha spiegato, precisando che solo la comparazione potrà confermare ufficialmente l’identità della vittima.

Sin dalle prime battute, tuttavia, i sospetti degli investigatori si sono concentrati su Elvio Delicata, 60 anni, originario di Atina, di cui si sono perse le tracce dallo scorso 2 luglio. Diversi indizi porterebbero in quella direzione, come le scarpe rinvenute nel campo, corrispondenti al modello trovato nell’abitazione dell’uomo, oltre ad alcuni indumenti. Anche i legali della famiglia Delicata hanno avanzato la stessa ipotesi.

Cause della morte difficili da accertare

Quel che ha sottolineato il procuratore Fucci è che sarà pressoché impossibile stabilire con certezza le cause del decesso attraverso accertamenti medico-legali, considerate le condizioni dei resti. Al momento, infatti, non è possibile dire se la morte sia riconducibile a responsabilità di terzi, all’aggressione di animali selvatici o a un gesto volontario.

La Squadra Mobile, diretta dal Dott. Angelo Longo, ha acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza che portano verso l’area del ritrovamento, con l’obiettivo di chiarire come il corpo sia arrivato in quella zona.

Il ritrovamento e il giallo delle date

Il corpo smembrato è stato rinvenuto domenica 24 agosto in un campo. Un dettaglio ha però sollevato dubbi sulla tempistica: il terreno era stato fresato tra l’8 e il 10 agosto, rendendo improbabile che i resti si trovassero già lì in quei giorni. Da qui l’ipotesi che la vittima sia arrivata in quell’area successivamente – viva o morta è da stabilire – con gli animali selvatici che avrebbero contribuito alla dispersione dei resti.

L’attesa per la svolta

La pista che porta a Elvio Delicata resta ancora la più battuta dagli inquirenti. L’attesa è ora tutta rivolta all’esito del test comparativo del DNA: un riscontro che potrebbe rappresentare la prima vera svolta in un giallo che da setimane tiene con il fiato sospeso le comunità di Broccostella, Sora, la Valle di Comino e l’intera provincia.

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