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Capitale Italiana della Cultura 2028: candidatura congiunta di Alatri, Anagni, Ferentino e Veroli

La candidatura congiunta punta a mettere in rete il patrimonio storico, archeologico e culturale dei quattro centri della Ciociaria

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Una sinergia inedita tra quattro comuni della Ciociaria per valorizzare il patrimonio culturale del territorio. Nella sala conferenze “Carlo Costantini” della Biblioteca Comunale di Alatri è stata presentata la candidatura congiunta di Alatri, Anagni, Ferentino e Veroli per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028.

L’evento, che ha registrato una significativa partecipazione di pubblico, ha visto la presenza di importanti rappresentanti istituzionali e culturali del territorio. Sono intervenuti il Sindaco di Alatri Maurizio Cianfrocca, il Delegato alla Cultura Sandro Titoni, il sindaco di Veroli, Germano Caperna, il responsabile dell’Ufficio cultura, Antonio Agostini, il Presidente dell’Archeoclub di Ferentino, Antonio Ribezzo, il Presidente del Consiglio Provinciale Gianluca Quadrini (anche in veste di delegato ANCI) e il Prof. Mario Ritarossi.

Tutti i relatori hanno sottolineato l’importanza storica e la grande novità rappresentata da questa alleanza strategica tra quattro comuni che hanno deciso di unire le proprie forze e risorse per una candidatura di così alto profilo culturale.

“Questa unione sinergica rappresenta già di per sé una vittoria” hanno evidenziato i partecipanti all’incontro, rimarcando come il progetto, indipendentemente dall’esito finale, costituisca un modello innovativo di collaborazione intercomunale nel campo della valorizzazione culturale.

La candidatura congiunta punta a mettere in rete il ricchissimo patrimonio storico, archeologico e culturale dei quattro centri della Ciociaria, creando un sistema integrato di offerta culturale che valorizzi le specificità di ciascun territorio all’interno di una proposta unitaria e coordinata.

L’iniziativa rappresenta un precedente significativo per la collaborazione tra enti locali nella promozione culturale, aprendo nuove prospettive per lo sviluppo turistico e culturale dell’intera area.

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