Home Cronaca Carceri, sovraffollamento e carenza di personale: annunciato incremento di agenti

Carceri, sovraffollamento e carenza di personale: annunciato incremento di agenti

La Fns Cisl Lazio accoglie positivamente il previsto incremento di 525 agenti. Il commento del segretario generale Costantino

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Sovraffollamento e carenza di personale: il sistema penitenziario del Lazio continua a vivere una condizione di forte criticità. Secondo i dati del Ministero della Giustizia aggiornati al 31 luglio 2025, a fronte di una capienza regolamentare di 5.308 posti, nelle carceri della regione sono presenti 6.763 detenuti, con un surplus di +1.430 unità.

Gli istituti che soffrono maggiormente questa emergenza sono il Nuovo Complesso Rebibbia di Roma, Regina Coeli, Viterbo, Civitavecchia e Rieti.

Non va meglio sul fronte del personale. La carenza di agenti di Polizia Penitenziaria nel Lazio è di –899 unità, pari a una media del 25% in meno rispetto all’organico previsto. In alcune strutture il gap raggiunge il 30%, come nel caso di Rebibbia NC, Rebibbia CR, Rieti, Frosinone, Cassino, Viterbo, Velletri e Regina Coeli.

Incremento di agenti

La Fns Cisl Lazio accoglie positivamente il previsto incremento di 525 agenti legato alla mobilità nazionale e alla conclusione del 185° corso allievi agenti, che terminerà entro settembre. «Si tratta di un segnale importante – spiega il segretario generale Massimo Costantino – ma non sufficiente. Rispetto al passato c’è più sensibilità e ascolto, tuttavia ci aspettiamo che il numero delle assegnazioni venga ulteriormente rafforzato, considerando le esigenze operative della regione».

Per la sigla sindacale resta fondamentale che chi ha la responsabilità della gestione degli istituti sappia «mettere il personale nelle condizioni di lavorare in sicurezza, valorizzando le professionalità e garantendo un’organizzazione efficiente».

«Continueremo a seguire con attenzione l’evoluzione delle iniziative avviate – conclude la Fns Cisl Lazio – pronti a collaborare per soluzioni che rafforzino la sicurezza, la dignità del lavoro e l’efficienza del sistema penitenziario».

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