Il territorio cassinate continua a essere attraversato da episodi di criminalità sempre più gravi: auto attinte da colpi d’arma da fuoco, attentati incendiari, pestaggi e minacce. Una situazione che impone una riflessione e, soprattutto, risposte operative concrete.
A fronte di questo scenario, si intensifica l’attività del Commissariato di Polizia di Cassino, guidato da circa un anno dal vice questore Flavio Genovesi. Nonostante le difficoltà legate alla carenza di personale, gli agenti stanno portando avanti indagini complesse e articolate, in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica.
Nel corso di un incontro tenutosi proprio tra la Uil Polizia e il dirigente Genovesi, il sindacato ha voluto esprimere un ringraziamento formale al vice questore per il lavoro svolto sin dal suo insediamento, evidenziando il clima di sinergia costruito all’interno del Commissariato. A testimoniarlo sono i risultati: tra gli altri, un’operazione che ha condotto all’arresto di otto persone – perlopiù donne di etnia rom – coinvolte in una rete di furti ben organizzata.
Ma non basta. Alla luce del particolare contesto territoriale, a ridosso della provincia di Caserta, tornano al centro del dibattito locale alcune ipotesi già sperimentate in passato: tra tutte, il ritorno di una sezione distaccata della Squadra Mobile di Frosinone presso il Commissariato di Cassino.
In passato, questa presenza ha permesso di monitorare il territorio con maggiore efficacia e di contrastare tempestivamente i tentativi di infiltrazione da parte di clan malavitosi. Oggi, con una nuova ondata di episodi violenti che preoccupa cittadini e inquirenti, il ripristino di una struttura investigativa di supporto diretto appare quanto mai auspicabile.
La Uil Polizia ha sottolineato proprio questo punto, chiedendo che venga garantita continuità al personale aggregato e che si dia seguito a un potenziamento strutturale, per rispondere in modo adeguato a una realtà sempre più esposta.