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Comune di Frosinone, Ferrara (FdI) con Crescenzi pone il veto sul Polo Civico: la maggioranza è quella del 2022

Il sindaco Mastrangeli nei suoi auguri alla città evita passaggi politici, si concentra sul bilancio amministrativo. Sullo Scalo avanti tutta

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“Insieme al collega consigliere comunale Sergio Crescenzi, appartenente con il sottoscritto al gruppo consiliare di Fratelli d’Italia di Frosinone, avvertiamo il dovere di fare chiarezza sulla attuale situazione politica a Frosinone. Le dinamiche legate alle elezioni provinciali non possono e non devono distorcere la volontà espressa dai cittadini frusinati nel 2022. Il mandato che da loro abbiamo ricevuto è chiaro: il centrodestra ha vinto e il centrodestra deve governare”. Marco Ferrara, consigliere comunale di FdI, ha ufficializzato in un post una posizione apertamente divergente rispetto alle ultime mosse della componente che fa riferimento al presidente di Ales, Fabio Tagliaferri. Infatti nel corso di un confronto portato avanti proprio da Fabio Tagliaferri e dal capogruppo consiliare Franco Carfagna, insieme a Polo civico di Gianfranco Pizzutelli (proveniente dal centrosinistra), a spezzoni di Lista Marzi e al presidente del Consiglio comunale Max Tagliaferri, con il sindaco Riccardo Mastrangeli, era emersa la richiesta di FdI-Polo civico di attribuire un assessorato al gruppo consiliare formato da Claudio Caparrelli ed Andrea Turriziani. In particolare in giunta dovrebbe entrare Francesco Trina, che nel 2022 non appoggiava sicuramente l’attuale primo cittadino né al primo e neppure al secondo turno.

Il corto circuito: Scaccia rivendica il posto in giunta per Crescenzi

A margine di questa manovra, montava la reazione del vicesindaco Antonio Scaccia e della sua Lista per Frosinone, che nel frattempo aveva salutato l’ingresso tra le sue fila, proveniente dall’opposizione, di Francesco Pallone, arrivando a 4 consiglieri in assise. Scaccia non solo ha rivendicato un assessorato per la sua formazione (in questa prospettiva si è fatto il nome di Alessandra Sardellitti) ma ha chiesto il terzo assessorato per Fratelli d’Italia (e sarebbe spettato a seguito di un patto interno tra componenti a Sergio Crescenzi che fa parte dell’ala che fa riferimento all’onorevole Aldo Mattia). Il terzo posto in giunta – in sintesi – non era stato rivendicato per il proprio partito dal presidente Ales Tagliaferri che, probabilmente secondo qualche osservatore, penserebbe piuttosto a recuperare voti in Consiglio comunale per spingere Franco Carfagna e farlo eleggere alla Provincia. Dunque la voce che si è levata adesso da Marco Ferrara porta allo scoperto quella che ormai tra le componenti interne dei meloniani è guerra aperta, sia a Palazzo Munari che a Palazzo Iacobucci.

“No ai ribaltoni, niente assessorati per Polo civico: ci aveva osteggiati”

“​Sosteniamo con forza le seguenti scelte – viene ai punti critici Ferrara -: no a ribaltoni: qualsiasi rimpasto di giunta deve avvenire esclusivamente all’interno del perimetro del centrodestra. ​Rispetto per Fratelli d’Italia: chiediamo al Sindaco Riccardo Mastrangeli la nomina di un terzo assessore per il nostro partito, a testimonianza del nostro peso politico in consiglio comunale (5 consiglieri di maggioranza) e del lavoro già svolto e da svolgere sino a fine consiliatura in consiglio comunale ed in giunta. Nessuna apertura a chi ci ha osteggiato e deriso: ci opponiamo fermamente all’ingresso in maggioranza di forze politiche che nel 2022 hanno sostenuto il centro sinistra ed altri candidati a Sindaco diversi dal Candidato del centro destra”.

“Il rimpasto in giunta sia occasione per ricompattare il centrodestra”

“A nostro avviso – scandisce ancora Marco Ferrara -, liste civiche come il Polo Civico non possono ottenere delle rappresentanze dirette nella giunta di questa amministrazione, dopo avere osteggiato il nostro progetto politico nella campagna elettorale del 2022. ​Il rimpasto di giunta deve essere l’occasione per ricompattare la coalizione di centro destra in vista del nuovo appuntamento elettorale del 2027, non serve per annacquare la nostra identità. La nostra città e i nostri elettori meritano rispetto, non accordi di convenienza con chi ci ha combattuto”. Un ragionamento che suona anche come un richiamo a recuperare Forza Italia ed i civici fuoriusciti pur essendo stati eletti nella coalizione a sostegno di Mastrangeli. Va quindi ricordato che a questo punto Franco Carfagna e Francesca Campagiorni restano legati alla linea di Fabio Tagliaferri, ma Crescenzi e Ferrara hanno iniziato a coordinare autonomamente le loro posizioni. L’ex sindaco Paolo Fanelli – di cui si è vociferato di una opinione molto simile a quella degli ultimi due citati – alla fine ha, però, scelto di non schierarsi.

Il sindaco fa il bilancio amministrativo: scelte faticose, ma necessarie

Il sindaco Mastrangeli, intanto, negli auguri tradizionali del periodo ha evitato accuratamente qualsiasi accenno di carattere politico alla complicata fase attraversata dalla sua amministrazione e si è soffermato unicamente sull’agenda programmatica: “Il 2025 – ha detto – è stato un anno intenso che ci ha chiesto impegno, responsabilità, scelte difficili e a volte faticose ma necessarie. Ma ha trasformato le attese in risultati concreti. Abbiamo dato risposta a bisogni che la città attendeva”. Il primo cittadino ha sottolineano la restituzione della dignità e di un futuro ai Piloni, “che si inseriscono in un contesto che comprende il Teatro Vittoria e Piazza Turriziani”. Ha ricordato l’allaccio fognario di via Maniano che migliorerà la vita a 4mila persone, la messa in sicurezza della frana a Forcella, la nuova Piazza Salvo d’Acquisto per il parcheggio intermodale”.

Il sindaco Riccardo Mastrangeli nel video diffuso per gli auguri di fine anno ai cittadini del capoluogo

Scalo: nessuna rivisitazione, avanti con la riqualificazione prevista

Sulla Stazione Mastrangeli continua a puntare i piedi a difesa del progetto esistente: “Continuiamo la riqualificazione dello Scalo e la ristrutturazione completa della stazione, col completamento anticipato del sottopasso di via Pergolesi. Allo Scalo la trasformazione è visibile, reale, anche col giardino illuminato per il Natale. Abbiamo sbloccato i lavori sulla Monti Lepini che partiranno a breve, avviato l’Ufficio Europa che dà a 10 comuni una visione condivisa. Abbiamo ridotto la fascia di rispetto cimiteriale, abbiamo investito in scuola e formazione: con la nuova scuola primaria a Madonna della Neve e la nuova palestra della Maiuri”.

L’obiettivo? “Una città più giusta che non lasci indietro nessuno”

“Tutto ciò che l’amministrazione ha realizzato segue una direzione chiara – ha poi aggiunto il sindaco -, mettere la persona al centro delle scelte urbanistiche e amministrative, migliorare la qualità della vita e la salute e costruire una città accogliente, più giusta e attrattiva per chi sogna qui il proprio futuro. Nel 2026 proseguiremo con mobilità sostenibile, digitalizzazione, nuovi parchi, valorizzazione delle aree archeologiche come con il parco del Cosa e le terme romane. Ogni settore dell’amministrazione ha lavorato con un unico obiettivo: la crescita equilibrata e inclusiva che non lascia dietro nessuno”. Ha citato tra gli obiettivi la Stazione Tav di Frosinone-Ferentino-Supino. L’augurio finale a tutti i frusinati è stato “che ci sia più forza nel sentirci comunità. Nessuno si salva da solo”.

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