Tra i cinepanettoni di Natale con titoli iconici qualcuno ricorda “In vacanza su Marte”. Proprio dove probabilmente si trovava – almeno con la testa – la maggioranza consiliare che ha mandato il solo sindaco Riccardo Mastrangeli in assise a rispondere ‘presente’, insieme a 14 consiglieri d’opposizione. Numero di esponenti di minoranza peraltro estremamente rischioso se si fosse raggiunto il numero legale, con l’ingresso di qualche rappresentante della coalizione di governo. Per questo i pochi sostenitori del primo cittadino entrati in aula si sono subito occultati appena iniziato l’appello. Come riferito nei nostri precedenti servizi, il segnale politico rivolto a Mastrangeli e Ottaviani è che l’ala di Fratelli d’Italia rappresentata da Marco Ferrara e Sergio Crescenzi chiede il terzo assessorato, così come la Lista per Frosinone reclama il secondo posto in esecutivo. Polo Civico, da parte sua, sollecita la designazione in giunta per Francesco Trina. Se ne continuerà a parlare nelle prossime ore.
Pizzutelli, Mirabella e Bortone: chiediamo scusa noi per gli assenti
Anselmo Pizzutelli e Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (eletto nella Lega) rilasciano una dichiarazione congiunta: “Auguriamo Buon Natale ai cittadini di Frosinone e chiediamo scusa noi per gli assenti. Perché è chiaro che, ogni volta che non si svolge una seduta consiliare, si fa danno alla città. C’erano tanti punti all’ordine del giorno, alcuni molto importanti. Del resto nello scegliere la data del 24 dicembre forse c’era chi contava sull’irresponsabilità di consiglieri che avrebbero preferito l’aperitivo ed il giro dello shopping. Noi invece siamo stati responsabili e presenti in 15, perché pensavamo che la data fosse stata scelta proprio perché gli argomenti da approvare erano importanti e urgenti. Le assenze della maggioranza arrivano invece a causa di una politica che non ci appartiene, fatta di forzature e segnali, ma serve davvero alla città? O più probabilmente è utile solo a raggiungere un posto al sole? Non vogliamo far parte di questa politica piccola, vogliamo fare buona amministrazione nell’interesse di Frosinone”.
Martino e Petricca: città danneggiata dal piccolo cabotaggio politico
Giovambattista Martino e Teresa Petricca, del Gruppo FutuRa, avvertono: “Continuiamo a mantenere la barra dritta e la coerenza fungendo, nel nostro intento, da stimolo per tutti all’integrità. Ma comportamentale ci ritroviamo ad assistere a questi spettacoli. Non si saranno messi d’accordo e 5-6 consiglieri sono usciti dall’aula. Così il capoluogo rischia di perdersi nei rivoli non tanto della bagarre quanto del piccolo cabotaggio politico. La città, in questo modo di agire di certi eletti, è del tutto scomparsa, insieme ai suoi problemi”.
Venturi: l’opposizione esiste, è la maggioranza a non esserci
Norberto Venturi, consigliere del Pd, punta sulla sintesi: “Forse il tutto si può riassumere in una frase: contrariamente a quanto si è pensato e si va dicendo, è la maggioranza che non esiste. Non certo l’opposizione che ha dato dimostrazione coi numeri che ha sentito la necessità di impegnarsi e, comunque, di rispondere al ruolo istituzionale che ha. La maggioranza no. Ha proseguito coi soliti giochini. Erano presenti ma non hanno risposto all’appello a testimonianza di una spaccatura ormai atomica. C’è un danno per la città e si vede tutto”.
Iacovissi: situazione insostenibile, spero arrivi un chiarimento
Il capogruppo del Psi, Vincenzo Iacovissi parla di una situazione “surreale e insostenibile. La maggioranza ha il dovere di mantenere il numero legale e, invece, se la dà a gambe e ci costringe in consiglio senza produrre risultati per i cittadini. Avremmo giustificato un impegno al 24 dicembre se avessimo portato a casa la discussione delle delibere. Ma la situazione è ormai grave e spero che, nell’interesse di Frosinone, arrivi un chiarimento, perché non è possibile assistere a questo teatrino infinito. La città aspetta decisioni e scelte trasparenti. Poi Mastrangeli che risponde all’appello insieme all’opposizione è solo la certificazione della solitudine del sindaco”.
