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Congresso Pd, saltano due tentativi di intesa: si va verso la conta delle tessere fra correntoni contrapposti

Si conferma la sfida tra Francesco De Angelis e Danilo Grossi con Achille Migliorelli e Sara Battisti e Antonio Pompeo con Luca Fantini

La delegazione di Area Dem ciociara, guidata da Francesco De Angelis, insieme al segretario regionale del Pd Lazio, Daniele Leodori
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L’accordo appariva raggiungibile e comunque fortemente richiesto dal Pd Lazio. Ma al momento per il congresso dem della provincia di Frosinone la conta è la conclusione più probabile. Sono infatti saltati due tentativi di trovare un’intesa tra i due schieramenti che si contrappongono: quello di Francesco De Angelis e Danilo Grossi (Area Dem e Area Schlein) con Achille Migliorelli candidato a segretario e quello di Sara Battisti ed Antonio Pompeo (Area Mancini ed Energia Popolare) con Luca Fantini candidato alla conferma a capo della federazione. Un mese fa il segretario regionale Daniele Leodori ha voluto l’apertura di un tavolo di confronto, ed anche l’onorevole Claudio Mancini è intervenuto per favorire il dialogo a Frosinone. I primi scambi avevano portato alla ribalta la possibilità che i due nomi indicati per la segreteria venissero accantonati per giungere a designare un candidato che potesse raccogliere i favori di tutti. In questa prospettiva si era parlato del sindaco di Paliano, Domenico Alfieri.

L’ipotesi Alfieri sfumata, poi niente ruolo unitario per Fantini

Ma Area Dem ed Area Schlein hanno sostenuto che il nome di Migliorelli non potesse essere messo in discussione. C’è stato quindi un secondo tentativo di intesa in cui Battisti e Pompeo hanno mostrato disponibilità su Migliorelli ma a patto che a Fantini venisse assicurato un ruolo diverso. Una designazione che fosse però espressione di tutto il partito, magari con riferimento agli incarichi ricoperti attualmente dal Pd negli enti intermedi. Non si sono fatti riferimenti specifici alle “caselle” in questione ma era chiaro che in ballo ci sono due esponenti di primo piano dell’area De Angelis: Adriano Lampazzi a capo di Frosinone Formazione Lavoro e Mauro Buschini nel consiglio di amministrazione della Saf. Altra condizione per convergere su Migliorelli candidato unitario era la divisione a metà della designazione dei gruppi dirigenti del partito provinciale

In assemblea senza paracadute tra due blocchi di peso paragonabile

Ma né sulla possibile collocazione di Fantini e neanche sulla divisione paritaria degli organismi si sono visti spiragli. Per cui proprio nelle scorse ore a Leodori è giunta la telefonata che pare destinata ad aprire la strada ad un congresso senza paracadute dove conteranno solo le tessere. Le indiscrezioni danno due gruppi di consistenza equivalente con leggera prevalenza dei “deangelisiani”. Ma tutti i risultati sarebbero possibili. Intanto di motivi del contendere ce ne sono tanti ed hanno tutti a che vedere con elezioni e nomine. Basti pensare al voto di secondo livello per il Consiglio provinciale, alla designazione del candidato alla presidenza della Provincia tra meno di un anno (anche se tutto lascia prevedere che Di Stefano possa dormire sonni tranquilli), senza contare le posizioni eleggibili alle regionali (Mosticone, Di Rollo, Vittori e Pittiglio sono dati in pole position).

A Montepulciano la delegazione di Area Dem al gran completo

Intanto domenica scorsa a Montepulciano, all’iniziativa “Costruire l’alternativa”, promossa da Franceschini, Orlando e Speranza c’erano per la nostra provincia il presidente del PD Lazio Francesco De Angelis, il candidato alla segreteria provinciale Achille Migliorelli, i sindaci Adriano Lampazzi, Domenico Alfieri e Paolo Petrilli, la vicesindaca di Veroli Francesca Cerquozzi, oltre a Mauro Buschini, Elsa De Angelis ed Emiliano Campoli.

“Come ribadito nel suo intervento dalla segretaria nazionale Elly Schlein – ha dichiarato Achille Migliorelli –, l’alternativa che abbiamo costruito in questi anni al centrodestra è reale e concreta. Un percorso che parte dalle federazioni provinciali, passa per la Regione Lazio e arriva fino al governo del Paese. (…) Si apre ora la fase conclusiva del congresso, un passaggio fondamentale nel quale sarà massimo l’impegno di tutti noi. È nostro dovere riportare il Partito Democratico tra la gente e nei circoli. Parallelamente, resta centrale l’obiettivo politico di fondo: concentrare energie e competenze per tornare al governo della città capoluogo”.

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