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Crisi Stellantis, il consigliere Cardillo presenta una mozione: “Servono risposte per i lavoratori”

Pignataro Interamna - Presentata una mozione al sindaco insieme ai colleghi d'aula Luigi Risi e Bruno Evangelista

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“La situazione di difficoltà in cui versa il comparto dell’automotive del nostro territorio è una delle priorità a cui tutti dovremmo far fronte. In primis come amministratori. La fabbrica Stellantis rappresenta una delle realtà più importanti a livello occupazionale. Ad essa è legato un vastissimo indotto. E sono migliaia le famiglie che dipendono dall’andamento dell’intero comparto. La crisi del settore rappresenta una problematica che sta investendo da anni il nostro territorio e non solo. A dichiararlo il consigliere comunale di Pignataro Interamna Antonio Cardillo che, insieme ai colleghi d’aula Luigi Risi e Bruno Evangelista, ha presentato una mozione in cui chiede al sindaco e alla giunta di intraprendere, in sinergia con gli altri Sindaci e con le istituzioni del territorio, tutte le azioni idonee per riuscire ad avere le dovute informazioni riguardo le reali intenzioni del Gruppo Stellantis sul futuro dello stabilimento di Piedimonte San Germano e per la salvaguardia dei posti di lavoro. 

“Con le ultime novità riguardo la fabbrica di Piedimonte San Germano, sia per quanto riguarda le strutture sia per quello che riguarda i turni degli operai, il timore che la situazione possa peggiorare si è fatto sempre più concreto. E’ dovere degli amministratori farsi carico, per quanto possibile, di questa criticità. L’argomento deve essere affrontato ed è necessario arrivare ad avere risposte serie e concrete sul futuro dello stabilimento. Anche alla luce del quadro nazionale e internazionale del marchio. Non è possibile volgere lo sguardo altrove e rimandare ancora. E’ tempo di agire”.

“Ci servono delle risposte. Serve chiarezza per poter affrontare il futuro. Non si parla di mero lavoro o di un singolo modello di auto, si parla di persone, di famiglie. Ognuno con la sua storia, le proprie responsabilità quotidiane e il diritto di conoscere il proprio destino” conclude Antonio Cardillo.

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