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Dalle colline del Cassinate a Buckingham Palace: Re Carlo risponde agli studenti di Sant’Elia e Vallerotonda

Un gesto di memoria: i ragazzi scrivono al Sovrano per ringraziare i caduti del Commonwealth. E ricevono una risposta ufficiale

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Di fronte a una delle pagine più tragiche della storia contemporanea, c’è ancora chi, a tredici o quattordici anni, trova il coraggio — e la sensibilità — di dire “grazie”.

È successo nelle scuole medie di Sant’Elia Fiumerapido e Vallerotonda, due piccoli comuni del Lazio meridionale, dove un gruppo di studenti ha deciso di scrivere in inglese a Re Carlo III d’Inghilterra, per raccontargli i propri territori e, soprattutto, per esprimere la propria gratitudine verso quei giovani soldati del Commonwealth che, durante la Seconda guerra mondiale, hanno combattuto e perso la vita per liberare l’Italia.

Un gesto semplice, nato in aula, sotto la guida della professoressa di Inglese Pina Mauriello e quella di storia Angioletta Coletta, che da anni lavora per avvicinare i ragazzi alla lingua straniera attraverso progetti internazionali e esperienze di apertura culturale. Tra questi, anche un recente stage linguistico a Malta, che ha visto protagonisti proprio gli studenti delle scuole coinvolte.

La lettera, inviata nei mesi scorsi a Buckingham Palace, è scritta interamente in inglese e arricchita da disegni realizzati dai ragazzi. Nelle loro parole, i paesi diventano personaggi: Sant’Elia, con le sue colline e il fiume Rapido, e Vallerotonda, incastonata nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove la natura regna sovrana. Ma è soprattutto il richiamo alla storia che emerge con forza: “Non lontano dalla nostra città — scrivono i ragazzi — c’è il Cimitero di Guerra del Commonwealth a Cassino. Ogni volta che lo visitiamo, ci sentiamo orgogliosi e grati”.

Un pensiero che ha percorso più di duemila chilometri, fino a Buckingham Palace. E che, contro ogni aspettativa, ha ricevuto una risposta ufficiale dalla Casa Reale.

A firmarla, il Capo della Corrispondenza Reale, che ha trasmesso ai giovani studenti il ringraziamento di Sua Maestà. Nella lettera, si legge che Re Carlo è stato “commosso nel leggere della vostra scuola” e ha molto apprezzato “la cura con cui avete realizzato le vostre opere artistiche”. Parole che, in un mondo spesso dominato da rumore e distrazione, hanno il sapore autentico della gentilezza.

A sottolineare il valore dell’iniziativa è il Dirigente scolastico, prof. Nazario Malandrino, che ha voluto porre l’accento sulla forza di un gesto tanto spontaneo quanto potente:

“Mi ha colpito molto che i nostri ragazzi abbiano saputo evocare un legame storico e profondo, spesso dimenticato. La loro gratitudine verso i soldati del Commonwealth non è solo memoria: è senso civico, è consapevolezza. Il fatto che Re Carlo abbia risposto, con eleganza e rispetto, dà a questo scambio un valore formativo straordinario. In tempi in cui troppo spesso si comunica urlando, questo gesto silenzioso vale più di mille parole”.

Nel cuore del Cassinate, dove la memoria della guerra è ancora viva nei racconti delle famiglie e nelle lapidi dei cimiteri militari, questa iniziativa dimostra che la storia può ancora parlare ai giovani — e che i giovani, se ascoltati, sanno rispondere con intelligenza, rispetto e cuore.

Un piccolo episodio, certo. Ma anche una grande lezione di memoria e di umanità, che un Re ha saputo riconoscere.

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