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Daniele, 15 anni e una patologia rara grave: la mamma ringrazia il reparto di pediatria di Alatri. La lettera

Una lettera piena di gratitudine, scritta con il cuore di una mamma. Daniele può proseguire le terapie vicino casa: "Una sicurezza preziosa"

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Un grazie sincero, che arriva dal cuore di una mamma, per testimoniare l’importanza di una sanità che funziona e che riesce a fare la differenza, soprattutto nei percorsi di cura più delicati.

Protagonista della storia è Daniele, un ragazzo di quindici anni affetto da una patologia rara e grave che da anni richiede un’assistenza specialistica continua. In una lettera indirizzata alla direzione della Asl di Frosinone, la mamma di Daniele ha voluto ringraziare il reparto di Pediatria dell’ospedale di Alatri e tutto il personale sanitario che in questi mesi ha seguito con professionalità e umanità il percorso terapeutico di suo figlio.

Fino a poco tempo fa, per le cure necessarie, la famiglia era costretta a spostamenti continui verso strutture ospedaliere più lontane — in particolare l’ospedale pediatrico Gaslini di Genova che segue Daniele fin da quando era piccolo. La possibilità di proseguire parte del trattamento ad Alatri ha rappresentato un enorme sollievo, riducendo lo stress fisico ed emotivo per il giovane paziente e per tutta la sua famiglia, così come il peso economico dei frequenti viaggi.

“Una sicurezza preziosa: grazie alla dottoressa Stranges”

Nella sua lettera mamma Gemma rivolge un ringraziamento speciale alla dottoressa Stranges, che ha seguito con competenza e grande umanità ogni fase del percorso:
«La sua presenza è stata per noi un punto di riferimento indispensabile. Si può solo immaginare cosa significhi per una mamma, con un figlio affetto da una patologia rara e grave, sapere di poter contare su un presidio medico vicino casa, che conosce bene la complessità della patologia. È una sicurezza preziosa, un enorme sollievo», scrive la mamma di Daniele.

Parole che sottolineano il valore di un modello sanitario che si fa carico delle fragilità dei pazienti, e che trova nei medici e negli operatori capaci e attenti la sua forza più grande.

La mamma di Daniele ha poi esteso il suo apprezzamento a tutto il personale con cui è entrata in contatto in questi mesi: «Persone sempre gentili, premurose e disponibili», conclude la lettera.

Una storia di buona sanità che dà voce a tante altre situazioni simili sul territorio, e che ricorda come dietro i numeri delle prestazioni sanitarie ci siano volti, storie e umanità che fanno la differenza.

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