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Divise diverse, un solo spirito: a Frosinone la squadra che difende il territorio celebra il Natale insieme

Da mesi fianco a fianco nei controlli straordinari: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia locale hanno costruito un’unione vera

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Non è solo una questione di controlli, di numeri o di risultati operativi. È una questione di persone, di donne e uomini in divisa che da mesi, quasi quotidianamente, si ritrovano insieme a presidiare il territorio di Frosinone, condividendo turni, fatiche, responsabilità e scelte difficili.

Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia locale: divise diverse, colori diversi, appartenenze diverse, ma un unico spirito. Quello di servire il territorio, di garantire legalità e rispetto delle regole, soprattutto in una zona delicata come Frosinone Scalo segnata negli ultimi tempi da episodi di microcriminalità che hanno reso necessaria una presenza rafforzata e costante delle forze dell’ordine.

Da qui è nata una nuova squadra, costruita sul campo, giorno dopo giorno, sotto l’impulso del Questore, dottor Stanislao Caruso, che ha scelto di implementare i controlli straordinari congiunti. Una squadra nella quale, una volta indossata la divisa, non esistono più differenze, ma solo un obiettivo comune: la sicurezza del territorio e dei cittadini che lo vivono.

Quello stesso spirito è stato celebrato ieri sera con una cena di Natale, un momento semplice ma profondamente significativo, promosso dal dirigente della Squadra Volanti, il dottor Gianluca Di Trocchio, alla presenza, tra gli altri, del comandante della Polizia locale, il dottor Dino Padovani.

C’erano davvero tutti: gli agenti delle Volanti, i Carabinieri della Stazione di Frosinone Scalo, il Nucleo Mobile della Guardia di Finanza, gli agenti del Comando di Polizia locale di Frosinone. Si sono ritrovati in un locale dell’hinterland frusinate per scambiarsi gli auguri, sì, ma soprattutto per celebrare l’unione nata sul campo, quella costruita tra controlli, interventi, notti difficili e decisioni condivise.

Non sempre accade sui territori. E a Frosinone, forse, è una delle prime volte in cui il gioco di squadra tra le forze in campo si manifesta in modo così autentico e concreto. Spesso gli organici sono esigui, spesso le emergenze si rincorrono e superano le risorse disponibili. Eppure loro, quegli uomini e quelle donne in divisa, fanno il possibile. Ci mettono il cuore, l’anima, il senso del dovere.

Ed è proprio da questo impegno quotidiano che nascono rapporti veri, leali, sinceri, che vanno oltre il servizio. Rapporti che ieri, durante quella cena natalizia, sono stati celebrati con sorrisi, racconti, aneddoti e ricordi di mesi intensi di maxicontrolli che hanno portato importanti risultati operativi, forse proprio grazie a quell’unione, a quello spirito di squadra che rende più forte ogni singolo intervento.

Non sono mancati momenti di commozione. Perché quando si ama il proprio lavoro, quando si serve lo Stato con convinzione, quando si crede davvero in ciò che si fa, stare fianco a fianco e spalla a spalla sul territorio non può che creare legami profondi. Amicizie vere, in un tempo che offre sempre meno certezze.

E allora sì, questa è una certezza che merita di essere raccontata e celebrata: una squadra unita, al servizio della città, che continuerà a vegliare su Frosinone e sui suoi cittadini, anche durante le festività.

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