Home Cronaca Dr ad Anagni, rogito notarile e annuncio al Mimit per lo stabilimento...

Dr ad Anagni, rogito notarile e annuncio al Mimit per lo stabilimento ceduto da Saxa Gres

Si perfeziona il passaggio dello stabilimento dalle mani dell'imprenditore Francesco Borgomeo a quelle del molisano Massimo Di Risio

- Pubblicità -
- Pubblicità -

Ieri un tavolo di confronto sulla vertenza Saxa Gres dell’imprenditore Francesco Borgomeo si è tenuto al ministero del Made in Italy (Mimit). Vi hanno partecipato le società, la Regione Lazio, la Regione Umbria, gli enti locali interessati e le organizzazioni sindacali e datoriali. La società della ceramica ha annunciato la sottoscrizione di un accordo per la vendita al Gruppo DR Automobiles delle attività dello stabilimento di Anagni, l’ex Marazzi. L’operazione – si apprende da una nota del Mimit – prevede la nascita di Jarama srl, una newco partecipata al 100% da DR Automobiles che ristrutturerà il sito di Anagni dove verranno assemblate autovetture.

La nuova società ha acquisito tutti i 67 lavoratori di Saxa Gres – Anagni in seguito alla cessione del ramo d’azienda con la possibilità di ulteriori nuove assunzioni. Il Mimit sottolinea che “continuerà a monitorare con la massima attenzione l’evoluzione produttiva degli stabilimenti di Saxa Gres e gli sviluppi del processo di rilancio dello stabilimento di Anagni. A conclusione dell’incontro, le strutture tecniche del ministero hanno assunto l’impegno a riconvocare le parti nel mese di settembre”.

La newco Jarama srl riassorbirà i 67 lavoratori del sito con nuove assunzioni

Proprio venerdì ci sarebbe stato il rogito notarile tra Borgomeo ed il fondatore e proprietario della Dr, Massimo Di Risio, che ha registrato la cessione del ramo d’azienda costituito dall’unità produttiva anagnina. Sul piatto ci sarebbe un investimento da 50 milioni di euro che sono gli stessi soldi che Di Risio avrebbe voluto indirizzare all’ampliamento del polo di Macchia d’Isernia ma che ha incontrato difficoltà a trasformarsi in realizzazione immediata. Cosa diversa per disponibilità di spazi e autorizzazioni connesse, per il sito di Anagni. L’operazione serve a mettere al riparo Dr dalle sanzioni dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ed al contempo a consentirle di partecipare a pieno titolo ai benefici previsti dal governo per il comparto.

Francesco Borgomeo, in copertina Massimo Di Risio

L’operazione mette al riparo Di Risio anche dalle accuse dell’Agcm

A giugno dello scorso anno l’Agcm, infatti, sanzionò per 6 milioni di euro DR Automobiles S.r.l. e la sua controllata DR Service & Parts S.r.l.. L’Autorità “ha accertato che DR Automobiles, nell’ambito dei messaggi e/o delle comunicazioni commerciali diffusi almeno a partire dal dicembre 2021 attraverso vari canali, ha indicato l’Italia come origine e luogo di effettiva produzione delle autovetture commercializzate con i marchi DR ed EVO. Si tratta però di autoveicoli prodotti in Cina, salvo marginali interventi di rifinitura e di completamento. La pratica ingannevole è coincisa con un periodo di forte aumento delle vendite delle autovetture a marchio DR ed EVO sul mercato italiano”. L’operazione anagnina di Di Risio consentirà di attuare interamente in Italia la fase di montaggio di auto che saranno considerate tricolori a tutti gli effetti. La filiera automotive, prostrata dallo smantellamento dei francesi di Stellantis, spera ovviamente che l’approvvigionamento possa avvenire attraverso le aziende del territorio.

Valente (Ugl): ora Borgomeo faccia camminare il progetto di Roccasecca

L’Ugl Frosinone, l’Ugl Chimici di Frosinone e la Federazione Nazionale Ugl Chimici, esprimono grande soddisfazione per la conclusione felice della vertenza. “Si apre una pagina nuova nella nostra provincia- sottolinea il segretario generale Ugl Frosinone e vice segretario nazionale Ugl Chimici Enzo Valente– perché approda sul territorio un imprenditore italiano che ha una solida esperienza e una posizione nel campo dell’automotive. Un investimento che assume un valore ancor più rilevante viste le difficoltà vissute da anni dallo stabilimento Stellantis di Cassino dove sono a rischio migliaia di posti di lavoro. Come organizzazione sindacale diamo il benvenuto a DR, ma ora sollecitiamo le istituzioni affinché anche il progetto di economia circolare nato attorno allo stabilimento di Roccasecca, possa riprendere a camminare. Pertanto chiediamo la convocazione di un tavolo ai massimi vertici regionali, già dall’inizio del mese prossimo, per superare quelle difficoltà che fino ad oggi hanno compromesso il decollo del progetto”.

FIorin (Ugl Chimici): obiettivo bilanciare in parte il crollo Stellantis

“Siamo felici che un imprenditore italiano di alto livello come Di Risio – commenta il segretario nazionale Ugl Chimici Eliseo Fiorin – possa garantire benefici importanti all’occupazione della provincia di Frosinone. Un’operazione che il nostro sindacato ha favorito assumendo un ruolo di responsabilità sia in avvio che durante tutto il corso della trattativa. Il progetto DR va a bilanciare in parte la crisi di Stellantis a Cassino ma, ovviamente, non basta. Per far partire il progetto occorre il sostegno di tutta la filiera politica, è fondamentale avere le autorizzazioni amministrative in tempi rapidi. Su questo saremo vigili”.

- Pubblicità -
Exit mobile version