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Era l’incubo della madre e della sorella, dopo anni la fine di un inferno di violenze: pregiudicato nei guai

Acuto - Eseguito nei confronti dell’uomo un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alle vittime

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Acuto – Un vero e proprio inferno domestico, fatto di minacce, prepotenze e continue umiliazioni. È questo il contesto drammatico in cui erano costrette a vivere una madre e una figlia, vittime per anni delle violenze del figlio e fratello, un uomo con pregiudizi di polizia. Il culmine è stato raggiunto la mattina del 18 luglio, quando le due donne, esasperate e impaurite, si sono recate nella caserma dei Carabinieri di Acuto chiedendo aiuto.

Ai militari, le due hanno raccontato di essere ormai allo stremo, oppresse da un clima familiare divenuto da tempo insostenibile. Le loro parole hanno restituito il quadro di una convivenza dominata da continui episodi di aggressività, minacce di morte, lanci di oggetti e atti di vandalismo all’interno dell’abitazione. Un’escalation di violenza che, in più occasioni, si sarebbe consumata anche davanti agli occhi dei figli minori della sorella dell’uomo.

Di fronte a una situazione tanto grave quanto protratta nel tempo, i Carabinieri della Stazione di Acuto – coordinati dalla Compagnia di Anagni – hanno avviato accertamenti immediati, che hanno confermato la fondatezza e la delicatezza delle denunce. In seguito, è stato eseguito un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare con contestuale divieto di avvicinamento alle vittime.

Una misura urgente e necessaria, adottata proprio per scongiurare il rischio di una reiterazione delle condotte violente. Le indagini proseguono per accertare ulteriori responsabilità e restituire alle due donne, e ai minori coinvolti indirettamente, una possibilità di serenità dopo anni di sopraffazioni.

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