Agosto è il mese delle vacanze per eccellenza, ma anche quello in cui si registrano più accessi al pronto soccorso per punture, morsi e contatti urticanti durante il bagno al mare. Le più comuni? Le meduse, le tracine e alcuni tipi di ricci di mare. Conoscere i rischi e sapere come intervenire fa la differenza tra un piccolo fastidio e una giornata rovinata.
Le meduse: come intervenire
Il contatto con i tentacoli delle meduse può provocare bruciore, arrossamento, gonfiore e, nei casi più intensi, anche reazioni allergiche.
Cosa fare? Sciacquare la zona con acqua di mare (mai dolce!), rimuovere eventuali residui con una tessera rigida e applicare un gel lenitivo a base di ammoniaca o cloruro d’alluminio. Evitare l’esposizione al sole sulla parte interessata.
Tracine e ricci: attenzione a dove si mettono i piedi
Le tracine, spesso invisibili sotto la sabbia, pungono con un aculeo velenoso sul dorso causando dolore acuto e gonfiore.
Il rimedio d’urgenza consiste nell’immergere la parte colpita in acqua calda (40-45°C) per almeno 30-60 minuti per inattivare la tossina, poi applicare ghiaccio e tenere sotto controllo i sintomi.
I ricci di mare, invece, lasciano spine sotto pelle difficili da rimuovere: è meglio non forzare ed eventualmente recarsi al pronto soccorso.
La mini-farmacia da portare in spiaggia
Per non farsi cogliere impreparati, ecco cosa avere sempre nello zaino da mare:
- Disinfettante e garze sterili
- Crema antistaminica o cortisonica
- Gel lenitivo post-puntura
- Una tessera rigida (tipo bancomat) per rimuovere eventuali residui
- Un analgesico da banco
- Pinzette
- Acqua ossigenata o soluzione salina
- Acqua calda in bottiglia termica per eventuali punture di tracina
Quando rivolgersi al medico
In caso di difficoltà respiratorie, gonfiore eccessivo, reazioni cutanee diffuse o sintomi persistenti, è fondamentale rivolgersi al più vicino presidio medico. Anche in vacanza, la prudenza resta il miglior alleato della salute.