Era al centro della strada, spaventato e disorientato, lungo via del Soldato a Colfelice. Un cucciolo di falco, probabilmente rimasto solo dopo i devastanti incendi che nei giorni scorsi hanno colpito il territorio, rischiava di morire travolto dalle auto. Non è escluso che l’animale abbia perso l’orientamento o impattato contro una recinzione o un muro prima di finire sull’asfalto.
A salvarlo da morte certa ci hanno pensato due volontari del Nucleo di Protezione Civile di Colfelice, Francesco Di Rienzo e Alessandro Rega, già impegnati nei giorni scorsi per contenere i roghi che hanno devastato il comprensorio. I due lo hanno raccolto con delicatezza, gli hanno prestato le prime cure e nel frattempo hanno allertato i Carabinieri di Pontecorvo, che hanno attivato la procedura di recupero.
Sul posto è poi intervenuto il servizio veterinario della Asl, che ha preso in consegna il piccolo falco per trasferirlo in un centro specializzato per il recupero della fauna selvatica a Formia. Qui l’animale verrà tenuto sotto osservazione fino alla completa ripresa, per poi essere restituito al suo habitat naturale.

Un episodio che racconta il valore del gioco di squadra: volontari, forze dell’ordine, Asl ed enti preposti uniti per la tutela del territorio e dei suoi abitanti, umani e non. Un gesto che mette ancora una volta in luce la generosità dei volontari, sempre in prima linea per proteggere comunità e ambiente.
Ma riaccende anche i riflettori sull’altra faccia della devastazione causata dagli incendi: non solo ettari di vegetazione distrutta, ma anche l’equilibrio della fauna selvatica sconvolto, con animali costretti a fuggire dai loro habitat o, nei casi peggiori, a soccombere tra le fiamme. Al piccolo falco, però, il destino ha riservato una seconda possibilità.