Ogni anno, dopo i festeggiamenti di Ferragosto, le aree verdi della Ciociaria si ritrovano sommerse dai rifiuti. Bottiglie, piatti di plastica, sacchetti, resti di picnic lasciati a terra come se i boschi e le montagne fossero una discarica a cielo aperto. Una cattiva abitudine che non solo rovina il paesaggio, ma rappresenta un vero pericolo per l’ambiente.
A denunciare la situazione è la pagina social “Sei di Pescosolido se”, che ha pubblicato le immagini dei rifiuti abbandonati dopo le feste. “Non è così che si celebra una festa. Non è così che si rispetta un luogo che tutti dovremmo poter vedere pulito e in ordine. La maleducazione e l’inciviltà di pochi rovinano la bellezza e il diritto di tutti. Se amate stare all’aperto, dimostratelo davvero: rispettate l’ambiente. La natura non è una discarica, è un bene prezioso che appartiene a tutti”, si legge nel post.

L’impatto dei rifiuti sull’ambiente
Lasciare immondizia in natura non significa soltanto sporcare, ma causare danni che durano decenni. I tempi di degradazione dei rifiuti sono lunghissimi:
• fazzoletti e carta: fino a 3 mesi
• cicche di sigaretta: da 1 a 5 anni
• lattine in alluminio: oltre 50 anni
• bottiglie e contenitori di plastica: da 100 a 1.000 anni
• bottiglie di vetro: oltre 4.000 anni
Questo significa che un picnic lasciato incustodito oggi potrà segnare la natura per intere generazioni.
Un gesto semplice che fa la differenza
“Ricordiamoci che lasciare pulito è un gesto semplice, ma fondamentale: riportare a casa i propri rifiuti non costa nulla, se non un minimo di rispetto” conclude la denuncia.
Rispetto che diventa un dovere civico e morale: se davvero amiamo i boschi, i prati e le montagne della Ciociaria, dimostriamolo tenendoli puliti. La natura non è una discarica, ma un bene prezioso che appartiene a tutti.