Era già stato arrestato tre volte, tutte a Frosinone e sempre dagli agenti della Squadra Volante. L’ultima solo pochi giorni fa. Un curriculum di recidiva che sembrava non avere fine: la prima volta era finito in manette per violazione della sorveglianza speciale e dell’obbligo di dimora nel comune di Gubbio; la seconda per ricettazione, dopo aver rubato un furgone di proprietà della parrocchia di San Nicolò, nel comune di Argenta, in provincia di Ferrara. – LEGGI QUI
La terza volta, ancora a Frosinone, nella parte bassa della città, nei pressi di una nota piazza di spaccio: anche in quell’occasione aveva violato la sorveglianza speciale e fornito false generalità agli agenti nel tentativo di non essere scoperto.
Tutte e tre le volte, il Tribunale di Frosinone aveva convalidato gli arresti, ma sempre rimettendolo in libertà, imponendogli nuovamente le stesse prescrizioni: sorveglianza speciale e obbligo di dimora a Gubbio. Misure che l’uomo continuava puntualmente a violare, venendo regolarmente sorpreso nel capoluogo ciociaro.
Nella giornata di martedì avevamo posto l’attenzione sull’efficacia di tali provvedimenti e sull’opportunità di adottare misure più incisive, a tutela della sicurezza pubblica e del lavoro quotidiano delle forze dell’ordine, costrette a fronteggiare ripetutamente lo stesso individuo. – LEGGI QUI
La svolta
Le misure più severe sono arrivate nelle ore successive: la Procura ha infatti disposto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, in aggravamento delle precedenti disposizioni di sorveglianza speciale e obbligo di dimora.
A quel punto gli agenti delle Volanti si sono messi sulle sue tracce. Ieri, durante un servizio straordinario di controllo del territorio interforze, disposto dal Questore della Provincia di Frosinone, dottor Stanislao Caruso, – LEGGI QUI – il dirigente delle Volanti, dottor Gianluca Di Trocchio, ha concentrato l’attenzione nella zona del Casermone, dove si sospettava potesse trovarsi il 35enne.
Il sospetto si è rivelato fondato: l’uomo è stato individuato e arrestato. Per lui, questa volta, si sono aperte le porte del carcere. Un risultato importante per la Questura di Frosinone. Dopo i ripetuti arresti è finalmente arrivato l’aggravamento della misura a carico del recidivo.