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Frosinone – Blitz della polizia in un’abitazione, padre e figlio denunciati: ecco cosa è stato scoperto (VIDEO)

Nell’abitazione dei due a Ripi rinvenuti armi, banconote false e un giubbotto con segni distintivi della Polizia

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Aumentano i controlli della Polizia di Stato nel territorio frusinate. Un uomo e il figlio trentenne sono stati denunciati per ricettazione e alterazione di arma di libera vendita.

Il 30enne, residente a Ripi, era stato fermato alla guida di una berlina per un controllo di routine. Alla richiesta dei documenti, l’uomo è apparso in evidente stato di agitazione. L’auto, inoltre, non risultava essere di sua proprietà.

Gli agenti hanno deciso così di procedere con la perquisizione del veicolo, dove hanno rinvenuto una cartuccia inesplosa, banconote contraffatte e un bilancino di precisione con tracce di sostanza stupefacente.

La perquisizione in casa e il materiale illecito

Dopo l’arrivo di una seconda pattuglia, gli agenti delle Volanti, agli ordini del Dirigente Gianluca Di Trocchio, hanno raggiunto l’abitazione del 30enne, dove hanno effettuato una perquisizione approfondita. Durante il blitz era presente anche il padre del giovane: entrambi hanno consegnato spontaneamente ulteriore materiale illecito, tra cui una riproduzione in metallo di una pistola, un’arma a salve modificata e un giubbotto con la scritta “Polizia” cucita all’interno, privo di distintivi ufficiali.

Nel seminterrato, i poliziotti hanno rinvenuto dieci targhe automobilistiche non intestate ai due uomini. Tutto il materiale è stato sequestrato e sarà sottoposto ad accertamenti.

Scatta la denuncia: i reati contestati

Per il padre è scattata la denuncia per ricettazione, alterazione di arma di libera vendita e detenzione illecita di segni distintivi in uso alle forze di polizia.
Il figlio, invece, è accusato di alterazione di monete e alterazione di arma di libera vendita.

Il caso riaccende l’attenzione sul tema della detenzione illegale di armi: nei mesi scorsi, sempre a Frosinone, due uomini di origine ciociara erano stati arrestati per ricettazione, spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illecita di arma da fuoco. In quell’occasione, i due erano stati individuati in seguito al rintracciamento di una scheda telefonica utilizzata per compiere truffe online.

Contrastare l’illegalità partendo dall’educazione

Le forze dell’ordine, la magistratura e le istituzioni devono unire gli sforzi per contrastare fenomeni di questo tipo, affiancando al lavoro investigativo un’azione culturale diffusa. Scuola e famiglie devono promuovere ogni giorno l’educazione alla legalità, uno degli strumenti più efficaci per prevenire la diffusione di una mentalità tollerante verso la violenza e l’illegalità.

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