Home Politica Frosinone, gestione del ciclo rifiuti: sei consiglieri di minoranza chiedono commissione d’indagine

Frosinone, gestione del ciclo rifiuti: sei consiglieri di minoranza chiedono commissione d’indagine

Istanza di Martino, Petricca, Pallone, Cristofari, Scaccia e Cirillo aperta all'adesione di altri membri dell'assemblea di Palazzo Munari

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I consiglieri comunali Giovambattista Martino, Teresa Petricca, Francesco Pallone, Fabrizio Cristofari, Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo hanno depositato, presso la segreteria generale del Comune di Frosinone una richiesta di istituzione di una Commissione consiliare d’indagine avente ad oggetto la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani e la manutenzione del verde pubblico nel Comune di Frosinone. “La richiesta depositata – hanno precisato in una nota i promotori – sarà tenuta a disposizione degli altri Consiglieri comunali, affinché possano apporvi la propria sottoscrizione entro il termine di sette giorni. Ciò in quanto l’art. 23 del Regolamento del Consiglio comunale stabilisce che l’istituzione di una commissione di indagine possa essere proposta da almeno un terzo dei Consiglieri assegnati da inserire all’ordine del giorno del Consiglio Comunale e deliberata dal Consiglio a maggioranza assoluta dei propri membri”.

“E’ ora che vengano garantite trasparenza, chiarezza e responsabilità”

L’iniziativa “nasce dall’esigenza di veder garantita trasparenza, chiarezza e responsabilità amministrativa su due settori che incidono in maniera diretta e quotidiana sulla qualità della vita dei cittadini. In particolare, la Commissione si propone di verificare la corretta esecuzione dei contratti e degli affidamenti relativi ai servizi ambientali; di accertare eventuali criticità nella gestione operativa e nei controlli da parte dell’Amministrazione; di approfondire le cause di disservizi, ritardi e carenze segnalate dai cittadini; di formulare proposte e raccomandazioni per migliorare l’efficienza, la trasparenza e la sostenibilità del sistema”. Secondo i sei consiglieri comunali di minoranza esiste “a necessità di utilizzare una modalità che consenta chiarezza, fornisca conoscenza, permetta l’acquisizione delle motivazioni dei vari percorsi decisionali, individui le responsabilità gestionali e sia fattrice di una operatività rigorosa, efficiente e soprattutto asservita alle regole”.

Critiche dei promotori al funzionamento del “Question time”

I consiglieri ritengono di essere stati costretti a proporre l’istanza per mettere in moto un meccanismo di trasparenza e di verifica dell’azione amministrativa. Visto e considerato che “il question time, purtroppo è divenuto sempre più superfluo ed insoddisfacente. Le domande, seppur attinenti, precise e circostanziate da parte dei consiglieri e quindi dei cittadini, sono seguite da risposte da parte del sindaco e degli assessori poco puntuali, inadeguate, spesso incongruenti, sovente mancanti nell’immediato e nella promessa di futura spiegazione. Diretta conseguenza è l’impossibilità di chiarimenti ai cittadini, la necessità dei quali comporta la messa in essere di altro efficace strumento conoscitivo, mai finora attuato, oggi individuato nella Commissione Consiliare di Indagine. Se approvata dal Consiglio comunale, opererà con i poteri previsti dal regolamento, garantendo la massima apertura e collaborazione con tutte le forze politiche, nell’interesse esclusivo della comunità”.

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