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Frosinone, il coraggio non basta per tenere in pugno la vittoria: un rimpianto ma anche tante certezze

Serie B - Alvini può salvare la prestazione, ma lo Stirpe mastica amaro per un successo svanito all’ultimo respiro

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Serie B – Il Frosinone accarezza il sogno dei tre punti ma viene raggiunto all’ultimo respiro da un Modena mai domo, capace di rimontare due reti e imporre il 2-2 finale allo “Stirpe”. Un pareggio che pesa, perché i giallazzurri avevano interpretato la gara con coraggio e personalità, ma alla distanza hanno pagato la maggiore freschezza e l’esperienza degli emiliani.

La squadra di Massimiliano Alvini, fedele al suo 4-2-3-1 aggressivo e dinamico, aveva costruito il doppio vantaggio con le reti di Koutsoupias e Calò, due dei migliori in campo per qualità e lucidità. Il greco ha aperto le marcature con un sinistro preciso che ha sorpreso la retroguardia modenese, mentre il regista ex Benevento ha firmato il raddoppio con un inserimento perfetto, premiando una manovra avvolgente e ben costruita.

Fino a quel momento, il Frosinone aveva mostrato la versione migliore di sé: compatto, ordinato, capace di muovere palla con intelligenza e di ripartire con velocità. Calò è stato il faro costante, smistando palloni e tenendo in vita il possesso anche sotto pressione, mentre Koutsoupias ha incarnato la grinta e l’equilibrio del centrocampo.

Dietro, Palmisani ha trasmesso sicurezza con due interventi provvidenziali su Gliozzi nel primo tempo. In difesa, però, non sono mancate le difficoltà: Oyono ha sofferto le accelerazioni dell’ex Zampano, costretto spesso a rincorrere; Gelli, rientrato in extremis, ha pagato la stanchezza nel finale; Calvani ha retto bene sui duelli aerei ma ha concesso troppi spazi nelle transizioni.

Quando sembrava tutto indirizzato verso un successo di prestigio, la partita è cambiata. Il Modena, spinto dall’orgoglio, ha trovato prima il gol che ha riaperto i giochi con Zampano, poi ha completato la rimonta in pieno recupero con Massolin, il cui destro a giro ha gelato lo stadio ciociaro. L’episodio, contestato dal Frosinone per un presunto fallo nella costruzione dell’azione, ha tolto ai ragazzi di Alvini una vittoria che sembrava ormai in tasca.

Nel finale, il tecnico giallazzurro ha provato a ridare energie con i cambi: Chichella ha sfiorato il 3-2 con una conclusione velenosa, mentre Zilli e Vergani non sono riusciti a incidere. Buona la volontà, meno la precisione nei momenti decisivi.

Il pareggio vede il Frosinone a quota 22 punti, a ridosso del podio: davanti ci sono Monza (26), Modena (25) e Cesena (23). Un piazzamento ancora di valore, ma la sensazione è che con un pizzico di cattiveria in più nei minuti finali si sarebbe potuto festeggiare qualcosa di davvero grande.

Alvini, a fine gara, può comunque guardare il bicchiere mezzo pieno: contro una squadra esperta e in forma come quella di Sottil, il suo Frosinone ha mostrato gioco, idee e carattere. E anche se la vittoria è sfumata, la prestazione resta una base solida su cui costruire il prosieguo del campionato.

Lo Stirpe applaude, ma con un pizzico di rammarico: questa volta il sogno è durato fino al 93’. Ora la settimana di sosta in vista delle Nazionali: tempo utile per i giallazzurri per preparare i prossimi impegni di campionato e restare ancorati ai piani più nobili della classifica.

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