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Frosinone – Le associazioni studiano un progetto per la città. Via del Casone: i comitati vogliono la svolta

Iniziative di comitati e associazioni, in campo la società civile del capoluogo. Pizzutelli (Pd) chiede chiarezza sullo stadio del nuoto

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Da cosa nasce cosa: c’è il gruppo Futura in Consiglio comunale che continua a tenere alta l’attenzione sulle vicende relative alla situazione ambientale, fuori da Palazzo Munari ci sono i Medici di famiglia per l’Ambiente che proseguono nella loro azione di monitoraggio che riguarda l’area intera della Valle del Sacco. Segnali che stanno crescendo grazie alla nascita di un coordinamento fra una serie di realtà associative, il Coordinamento No Forno Crematorio, il Comitato Via Fontana Unica; il Comitato Via Selva Dei Muli; l’Associazione Culturale Convivium Perenne, Fare Verde Frosinone e, appunto, l’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente. Tutte realtà che si sono riunite il 10 gennaio 2025 per esaminare la difficile realtà cittadina, “causa di tanti disagi e difficoltà nella quotidianità di tutti. Dopo ampia disamina, approfondita, discussione e numerosi interventi – chiariscono in una nota a firma congiunta i coordinatori Francesco Notarcola (storico attivista delle battaglie contro la mala sanità) e Giovambattista Martino (medico impegnato nella lotta all’inquinamento e consigliere comunale del gruppo di cui fa parte anche la pneumologa Teresa Petricca) – si è deciso di costituire un coordinamento e di promuovere incontri pubblici nei quartieri della città, oltre a predisporre una giornata di mobilitazione e protesta per rappresentare agli Organi Istituzionali di intervenire concretamente a correzione delle molteplici criticità che assillano Frosinone. Dalla mobilità caotica ed ingestibile alla carenza dei servizi primari spesso gestiti in maniera autoritaria ed aggressiva (Acea etc.); dall’emergenza sanitaria inquinamento relata all’impossibilità di accedere ai servizi sanitari fondamentali (Pronto Soccorso, Liste di attesa)”. Convinzione di tutti i rappresentanti delle varie realtà coinvolte “è che non si può continuare inermi ed indifferenti ad assistere anno dopo anno alla diminuzione degli indici di vivibilità a Frosinone. Si sta procedendo all’elaborazione di un progetto, che parta dal basso, per una città attrattiva con il coinvolgimento dei cittadini, le cui finalità siano: ambiente, salute, lavoro, cultura, politiche giovanili, terza età e vecchiaia, urbanistica, preservazione e conservazione del patrimonio archeologico e paesaggistico, sport e tempo libero, cura del decoro urbano in ogni sua declinazione, nel rispetto della dignità dei nostri cittadini”. Un vero e proprio manifesto per la città capoluogo.

La società civile si mobilita per varie tematiche: due iniziative di rilievo

A proposito di mondo associativo che si mobilita, è importante dar conto anche di un’altra iniziativa congiunta di varie realtà cittadine. Porta le firme dei rappresentanti dei Cittadini residenti del quartiere Cavoni, del Blog Frosinone Bella e Brutta, del Centro anziani Papa Wojtyla, del Comitato Insieme per Cavoni, dell’Asd Polisportiva Oro Fantasy, del Comitato Civico Laboratorio Scalo, del Centro estetico Duemc, del Comitato No Biodigestori a Frosinone – Valle del Sacco. Obiettivo comune è quello di smiuovere le cose sulla vicenda, che pare interminabile, dell’apertura al traffico di via del Casone. Una lettera appello è indirizzata al sindaco Riccardo Mastrangeli, ai componenti della giunta ed ai consiglieri comunali: “La situazione riguardante la riapertura di via Casone sembra affiorare come un tema di crescente tensione e frustrazione tra i residenti del quartiere Cavoni e l’amministrazione comunale. Le dichiarazioni dell’ingegnere Benito Caringi, referente del settore Lavori Pubblici, non convincono i cittadini, che sentono il bisogno di una risoluzione più tempestiva e chiara ad una questione che perdura ormai da lunghissimo tempo. Le obiezioni sollevate dai consiglieri Pizzutelli e Cirillo sono indicative di un’insofferenza verso una burocrazia apparentemente lenta e poco reattiva alle esigenze dei Cittadini. La richiesta di trasformare un ponte pedonale in carrabile è avallata da dati storici sul collaudo che ne attesta la sua capacità portante. Nonostante ciò, l’ingegnere ha evidenziato problemi tecnici relativi alla sicurezza stradale ed alla necessità di consulenze esterne”. Secondo comitati e cittadini, però, “l’argomento sollevato sugli accessi pedonali e carrabili è incomprensibile in quanto sono presenti in molte strade, è chiaro che ogni caso deve essere considerato nel suo contesto specifico ma non irrisolvibile. La mancanza di spazio per marciapiedi è senza dubbio un elemento cruciale per garantire la sicurezza degli utenti della strada, ma nel realizzare la ciclabile, potrebbe essere resa anche pedonabile e sarebbe un’opzione perseguibile. Le preoccupazioni relative allo scolo delle acque meteoriche rimandano a una più ampia riflessione sulla pianificazione urbana sostenibile. Se il ponte già attraversa un corso d’acqua (il Rio), ciò potrebbe semplificare ulteriormente le soluzioni ingegneristiche necessarie per gestire il deflusso delle acque”. Infine, “il fatto che ci sia già stata l’approvazione della polizia locale, non si comprende la necessità di una nuova richiesta. Tuttavia, la situazione illustra chiaramente come ci sia necessità di un confronto costante tra le istituzioni ed i cittadini al fine di trovare risposte efficaci alle loro richieste, evitando stagnazione burocratica”.

Angelo Pizzutelli (Pd): “A rischio il bando di gara sullo stadio del nuoto”

Venendo ai consiglieri comunali, il capogruppo del Pd, Angelo Pizzutelli, dopo averlo fatto nell’ultimo question time, è tornato a chiedere “chiarezza sulle spese di manutenzione straordinaria dello stadio del nuoto. Infatti – ricorda l’esponente dem – “nel capitolato di gara scaricabile dal sito della Provincia (che è stazione unica appaltante), all’articolo 19 è scritto chiaramente che l’onere della manutenzione straordinaria è a carico del concessionario. Con mio sommo stupore, però, in sede di consiglio comunale sia l’assessore che i dirigenti tecnici hanno affermato che secondo la documentazione in loro possesso l’onere delle spese di manutenzione straordinaria sono a carico del “cedente”, vale a dire del Comune. Si tratta di una discordanza tanto netta quanto seria. Stiamo parlando, è bene ricordarlo, di atti pubblici dell’Amministrazione Provinciale e di dichiarazioni altrettanto pubbliche dei referenti del Comune di Frosinone. Appare sinceramente difficile che possa trattarsi di un semplice refuso, non fosse altro perché all’interno del capitolato di gara più volte si affronta in maniera specifica il tema dell’onere delle spese di manutenzione straordinaria dello Stadio del Nuoto. In ogni caso c’è poco da girarci intorno. Se c’è una discordanza del genere, allora il bando di gara dovrebbe essere immediatamente annullato. Perché è evidente a tutti che magari una società ha presentato un’offerta più bassa proprio in virtù delle spese di manutenzione straordinaria a carico del concessionario. Invito l’Amministrazione Comunale a procedere rapidamente su un punto delicato sotto ogni punto di vista. Comunque la situazione va spiegata in maniera chiara, completa ed esaustiva, con determine e con atti pubblici. Da qualunque parte la si veda siamo in presenza di un clamoroso errore e di una discordanza che a mio giudizio dovrebbero portare all’annullamento dell’atto e di conseguenza alla predisposizione per intero di un nuovo bando di gara. Torno a sottolineare – ha concluso il consigliere Angelo Pizzutelli – l’esigenza che l’intero settore dello Sport, ad oggi è bene ricordarlo senza una autonoma struttura, meriterebbe più attenzione e maggiore precisione. Considerando che parliamo di una materia che riguarda tantissimi cittadini e molte società ed associazioni”.

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