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Frosinone, Piazzale Kambo diventa un test sul fine consiliatura. Dalla richiesta di FdI alla presa di tempo del sindaco

Il sindaco Mastrangeli prepara il rendiconto 2024 e si prepara al chiarimento sulla viabilità col maggiore partner di maggioranza: FdI

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Rinviato il primo punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale del 28 maggio – quello sul centro logistico a Selva dei Muli, perché manca l’acquisizione di alcuni terreni di proprietà di Palazzo Munari da parte della società proponente – l’assise civica è filata via liscia tra approvazione dei regolamenti alla polizia locale e alla videosorveglianza e qualche debito fuori bilancio. Il sindaco Riccardo Mastrangeli è impegnato nella redazione del rendiconto 2024 che giungerà in assise il 6 giugno dopo un sollecito – non scritto e informale – della Prefettura, visto che il documento finanziario andava approvato entro il 30 aprile. Ma la difficoltà maggiore che allunga i tempi, solitamente, nelle amministrazioni ritardatarie è legata al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi. Stavolta c’è particolare attesa che l’adempimento superi l’ok del Consiglio soprattutto da parte di tutto il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia.

Dopo il rendiconto attesa una riunione di maggioranza sullo Scalo

I meloniani ritengono che – a partire dal 7 giugno – il primo cittadino debba convocarli per una riunione chiarificatrice sulla pedonalizzazione di Piazzale Kambo. Lo snodo rischia di essere più strategico di quanto appaia nella prospettiva di fine mandato. Nel senso che le prime reazioni del sindaco alla richiesta dei FdI, di ripristinare almeno un senso di marcia nello spazio antistante la stazione ferroviaria, non sono parse per nulla improntate alla volontà di andare a studiare le soluzione. Il primo cittadino – a chi gli chiedeva della cosa – s’è limitato a ricordare che nel programma elettorale del 2022 quella pedonalizzazione c’è e che comunque servono motivazioni specifiche oggettive per rivedere le carte. Sottintendendo che per lui, allo stato delle cose e degli ingorghi, di motivazioni di rilevanza per la riapertura alla circolazione non ce ne sarebbero. Niente di definitivo, da parte di Mastrangeli, ma non è che appaia impressionato più di tanto dalla mossa dei “fratelli”.

Sopralluogo col presidente Ales in testa: messaggio politico forte

Fabio Tagliaferri – presidente di Ales e leader frusinate – ed il gruppo consiliare il 27 maggio hanno compiuto un sopralluogo allo Scalo. C’erano i due assessori Alessia Turriziani (che è anche segretario del circolo di Frosinone) e Simona Geralico, il capogruppo Franco Carfagna e i consiglieri Marco Ferrara, Paolo Fanelli e Francesca Campagiorni. “Per Fratelli d’Italia – si è letto in una nota web – è necessario prevedere una corsia di transito delle auto, da via Verdi verso la Stazione, in modo da poter accompagnare i passeggeri che devono prendere il treno. Per Fabio Tagliaferri e per l’intero gruppo di FdI va aperto un confronto urgente con il sindaco Riccardo Mastrangeli per arrivare in tempi rapidi ad una soluzione del genere. Una presa di posizione, quella di Fratelli d’Italia, che va nella direzione di venire incontro alle richieste dei cittadini e dei residenti del quartiere, alle prese con numerosi disagi da ormai troppo tempo. Sul piano politico un messaggio forte e chiaro da parte di Fratelli d’Italia (l’ennesimo) al Sindaco Mastrangeli”.

Candidatura a sindaco, se Mastrangeli e Scaccia… si sfidassero

Ma proprio sul piano politico Mastrangeli appare di tranquillità assoluta. Sia perché anche l’ultimo Consiglio ha dimostrato che la maggioranza comunque tiene, sia perché non vede concretizzarsi all’orizzonte qualcuno che possa temere per la successione a se stesso. La famosa cena Tagliaferri-Antonio Scaccia avrebbe certificato un’intesa che dovrebbe tradursi nel sostegno di FdI all’attuale vice sindaco, visto che il presidente di Ales resta blindato a capo della società del ministero della Cultura per oltre 3 anni e quindi al di là della fine della consiliatura. Le sue ambizioni da fascia tricolore, insomma, sono rinviate. Scaccia invece aspirerebbe a candidarsi a sindaco. C’è un piccolo dettaglio che non convince del tutto e cioè che il vice sindaco è oggi referente del movimento del generale Vannacci: quindi ha di fatto aderito ad un pezzo di Lega. Ma se guardiamo alla Lega parliamo di Nicola Ottaviani e se parliamo di Ottaviani viene subito alla mente la natura civica – ma in quota Carroccio – del primo cittadino. Un bel circuito pericoloso che potrebbe essere percorso fino alle estreme conseguenze sia da Scaccia che da Mastrangeli (si potrebbero candidare entrambi al primo turno, insomma) anche valutata la situazione sempre disastrosa del centrosinistra (schieramento che spera sulla cura-Ceccano ma che rischia di disperare sognando l’unità). Scaccia tra civiche, FdI e pezzi di centrodestra, Mastrangeli solo civico: sarebbe una sfida per nulla scontata, anche a volerne scrivere lavorando di fantasia.

Area Vasta, arriva Ceccano. Non sarà semplice ufficio “passacarte”

Peraltro – colmando una aspirazione covata da anni nel capoluogo – Mastrangeli ha ormai lanciato la sfida dell’Area Vasta: rappresenta di fatto un progetto che va ben oltre la ricerca di fondi europei insieme agli altri 9 Comuni vicini. L’ha dimostrato utilizzando la coesione trovata coi colleghi per rilanciare la richiesta di investimento per la stazione Tav in linea a Ferentino: una mossa che la dice lunga sul fatto che l’Ufficio Europa non è solo un posto dove istruire pratiche e passare progetti. L’ha capito subito anche il neo sindaco di Ceccano Andrea Querqui che, alla riunione dell’altro giorno, ha inviato un tecnico del Comune. Insomma la Città Fabraterna potrebbe presentare richiesta e diventare l’undicesima partner dell’aggregazione che restituirebbe alla “Grande Frosinone”, in prospettiva, la dimensione demografica giusta per contare di più a livello regionale e per opporre una qualche resistenza alla forza d’attrazione di uffici e servizi del capoluogo pontino (coi suoi 127mila abitanti), già sede di Dea di secondo livello. Fascino discreto della governance territoriale che ha almeno una visione: sotto l’Area Vasta una Città Intercomunale.

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