Un dolore composto, profondo, attraversato solo dal pianto sommesso dei familiari e degli amici che oggi, nella chiesa di San Pietro Apostolo a Torrice, hanno salutato per l’ultima volta Gianni Fiacco. Rombo di motori e un lungo applauso all’uscita del feretro in una bara bianca. Poi dei palloncini sono volati nel cielo. Il giovane, appena 25 anni, è una delle quattro vittime della strage avvenuta nella notte tra il 21 e il 22 giugno sulla Variante Casilina, al confine tra Frosinone e Torrice.
In centinaia si sono stretti attorno alla famiglia, ai genitori, ai fratelli, agli amici di sempre. Volti segnati dalle lacrime e dall’incredulità per una tragedia che ha lasciato senza parole un’intera comunità.
Gianni era un ragazzo pieno di entusiasmo. Lavorava in un’azienda di edilizia, ma era conosciuto e stimato anche per il suo impegno nell’organizzazione del Rally delle Terre di Argil, di cui era grande appassionato. I motori erano la sua più grande passione, insieme alla vita, che amava profondamente.
Con lui, in quella maledetta notte, viaggiava l’amico e collega Danilo Cantagallo, 30 anni, anche lui morto sul colpo. I funerali di Danilo si terranno domani a Frosinone, nella chiesa della Sacra Famiglia. Nella stessa parrocchia, questa mattina, si sono svolti i funerali di Franco Ricci e Maurizio Arduini, le altre due vittime dello scontro frontale. Viaggiavano a bordo della Mercedes che si è scontrata con l’Alfa 147 su cui si trovavano Gianni e Danilo.
Il Comune di Frosinone ha proclamato due giorni di lutto cittadino. Oggi anche a Torrice le bandiere sono state esposte a mezz’asta e ogni attività si è fermata per accompagnare Gianni nel suo ultimo viaggio.
Uno strazio. Una tragedia che ha lasciato un vuoto immenso.