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“Il suo SPID è sospeso”, allarme truffa: centinaia di mail fake in Ciociaria. A rischio dati e identità

Inviati anche a diversi utenti in provincia messaggi truffa con link a siti falsi che rubano credenziali e video del volto

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Una nuova ondata di truffe informatiche sta colpendo utenti in tutta Italia, con decine di segnalazioni anche nel Frusinate. Si tratta di una campagna di phishing estremamente sofisticata, che sfrutta la finta sospensione dello SPID per indurre gli utenti a fornire dati personali, credenziali di accesso e persino video biometrici.

Il raggiro inizia con l’invio di e-mail ingannevoli, costruite in modo da sembrare comunicazioni ufficiali. Il messaggio avverte dell’imminente disattivazione dell’identità digitale, invitando a cliccare su un link per “verificare” o “aggiornare” le proprie informazioni. In realtà, il collegamento porta a un sito trappola, graficamente identico a quello dei provider SPID o dei portali istituzionali.

Una volta sul sito fraudolento, l’utente viene spinto a inserire i propri dati di accesso, a caricare immagini del documento d’identità e persino a registrare un breve video del volto, con il rischio concreto che tutte queste informazioni vengano utilizzate per furti di identità o frodi finanziarie.

Le autorità competenti sono intervenute rapidamente per disattivare il dominio malevolo e rafforzare il monitoraggio già nei giorni scorsi. Tuttavia, i tentativi di truffa proseguono e i cittadini sono invitati alla massima prudenza.

Come tutelarsi

Come difendersi? È fondamentale non cliccare mai su link ricevuti via e-mail che rimandano a richieste di accesso, verifica o aggiornamento delle proprie credenziali. Nessun ente istituzionale richiede video, documenti o dati sensibili tramite e-mail non certificata. In caso di dubbi, meglio contattare direttamente il proprio fornitore SPID.

Questo nuovo attacco informatico rilancia anche la discussione sull’affidabilità dei sistemi di identificazione digitale. Sebbene lo SPID sia oggi tra i più diffusi in Italia, cresce l’attenzione sulla Carta d’Identità Elettronica (CIE), ritenuta da molti esperti una soluzione più sicura e integrata per la gestione dell’identità digitale dei cittadini.

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