Libia – Sette migranti sudanesi hanno perso la vita tra le dune del deserto libico, dopo essere rimasti bloccati per undici giorni senza acqua né cibo. Il drammatico episodio è avvenuto lungo una remota pista desertica, frequentemente utilizzata dai trafficanti di esseri umani, subito dopo il confine con il Ciad. Lo riportano i media nazionali ed esteri.
Il gruppo viaggiava su un veicolo che trasportava in totale 34 persone. Poco dopo l’ingresso in territorio libico, l’auto si è guastata, lasciando i passeggeri alla mercé delle temperature estreme del deserto. I soccorsi sono arrivati solo dopo quasi due settimane.
“I sopravvissuti erano quasi moribondi”, ha raccontato Ebrahim Belhassan, direttore dei servizi di ambulanza e di emergenza della città di Kufra, località più vicina al luogo del ritrovamento. L’intervento dei soccorritori ha evitato una tragedia ancora più grave, ma le condizioni di salute dei superstiti sono critiche.
Questo nuovo episodio evidenzia ancora una volta la drammaticità delle rotte migratorie attraverso il Sahara e la brutalità dei traffici illegali che, spesso, trasformano il sogno di una vita migliore in un incubo senza ritorno. Le autorità locali stanno cercando di identificare i corpi e di fornire assistenza ai sopravvissuti.