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L’INTERVISTA – Criminalità, c’è chi la combatte ogni giorno sul campo: l’impegno della Polizia Stradale

Frosinone - Parla il Vice Questore Stefano Macarra alla guida della Polizia Stradale. I suoi uomini in prima linea sulle strade

Il Vice Questore Stefano Macarra
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Non solo incidenti, sui principali tratti stradali ed autostradali della provincia di Frosinone, snodo centrale tra Roma e Napoli, si registra davvero di tutto. E c’è bisogno di un presidio e di un monitoraggio continuo e costante per scoraggiare comportamenti di guida scorretti e pericolosi ma anche e soprattutto per scoraggiare la criminalità. Tutto viaggia sulla strada, anche e purtroppo l’illegalità. Truffatori, ladri, corrieri della droga, ricettatori; le strade ciociare, a metà tra la Campania e la Capitale, sono un crocevia ideale per i traffici illeciti. Per contrastare tali fenomeni è fondamentale la presenza della Polizia Stradale, soprattutto in autostrada, dove ha l’esclusività del controllo del territorio. La Stradale è, infatti, il primo “sensore” e baluardo contro ogni forma di criminalità, anche quando l’indagine transita poi ad altri uffici della Polizia di Stato.

Il lavoro degli agenti della Stradale è in assoluto quello che più espone a rischio della propria incolumità personale: dalla gestione della delicatissima fase di controllo e filtro del traffico, al rapporto con tutte le tipologie di utenti della strada tra i quali, a volte, si nascondono appunto anche dei criminali. Fermare un veicolo, per poter procedere al controllo del mezzo e dei suoi occupanti, resta una delle fasi più delicate e strategiche dell’attività di polizia, perché espone il personale operante alle più diverse criticità. In provincia di Frosinone la Polizia Stradale vanta risultati eccellenti in termini di monitoraggio e contrasto all’illegalità. Risultati che sono il frutto di un coordinamento efficiente e di un lavoro di squadra fatto di abnegazione e spirito di sacrificio.

Alla guida degli agenti della Polizia Stradale della provincia di Frosinone, ormai dal 2018, il Dott. Stefano Macarra Vice Questore. Laureato in Giurisprudenza, è entrato giovanissimo nell’Amministrazione – a marzo del 1987 – come Agente Ausiliario di Leva; poi dal 1999 dopo il concorso interno per l’immissione nel ruolo dei Commissari, una lunga carriera come funzionario e responsabile. Sempre in prima linea nelle più importanti operazioni. In un’intervista a tutto campo racconta l’impegno dei suoi agenti per il territorio.

Dottor Macarra, la strada è ogni giorno teatro di crimini, incidenti, tragedie. Il lavoro della Polizia Stradale è fondamentale per garantire un presidio di sicurezza e legalità sui principali snodi viari della nostra provincia. Quali gli interventi più importanti messi in campo?

“Tutti i giorni mettiamo in campo le nostre risorse al fine di garantire la sicurezza degli utenti della strada. La prima nostra missione è quella della prevenzione, per far sì che chi utilizza le strade lo faccia in maniera idonea, sicura e rispettosa degli altri. A tal proposito, proprio nella nostra provincia, è stato recentemente inaugurato, alla presenza delle massime autorità, il primo Safety Point in Italia, nell’area di servizio Casilina est a Castrocielo: un punto di contatto tra i viaggiatori e la Polizia Stradale presso il quale, attraverso un totem interattivo, è possibile mettersi in contatto con il Centro operativo di Fiano Romano. Nel Safety Point si possono, inoltre, consultare pillole sulla sicurezza stradale per grandi e piccoli. Purtroppo, in alcune circostanze, siamo costretti ad intervenire anche in via repressiva ma, ovviamente, fa parte del nostro lavoro. Cerchiamo però sempre di ottenere il massimo facendo prevenzione, ritengo sia quella la nostra mission principale. Se riusciamo quotidianamente ad ottenere risultati questo è merito soprattutto del lavoro degli agenti della Polizia Stradale che operano in provincia di Frosinone. Vantiamo un personale capace, preparato e volenteroso. Se è vero che la forza di una squadra dipende dai singoli attori, noi abbiamo una squadra di prima categoria”.

Un “capo”, per ottenere risultati come quelli da lei ottenuti alla guida della Stradale, deve essere capace innanzitutto di fare appunto “squadra”. Qual è il suo “segreto”, dottor Macarra?

“Non ci sono segreti, sicuramente è importante far sentire tutti partecipi di un progetto. Ovviamente, seguendo le indicazioni che ci vengono fornite innanzitutto dal Compartimento Polizia Stradale Lazio Umbria, oltre che dal Signor Questore e dal Signor Prefetto. Si cerca di far condividere a tutto il personale quella che è la nostra missione come Specialità”.

Gli “aggressive drivers” sono purtroppo una realtà anche italiana: c’è chi si limita ad usare gli abbaglianti per farsi strada e chi invece insulta o impreca all’indirizzo degli altri automobilisti. Nei casi più gravi assistiamo a fenomeni di violenza fisica o, addirittura, ad omicidi. Quale il vostro impegno in questa direzione?

“Un impegno che definirei totale. Circolando su strada si possono notare spesso comportamenti scorretti che vengono meno alla vista della pattuglia. Questo significa che un presidio continuo e costante può essere un valido deterrente, non solo per la criminalità ma anche appunto per gli aggressive drivers i cui atteggiamenti possono, purtroppo, sfociare in episodi di vera e propria violenza. Tra l’altro, solo per fare uno degli esempi più elementari, segnalare la presenza di pattuglie agli altri automobilisti attraverso gli abbaglianti è un comportamento che può ritorcersi contro la collettività: non sappiamo, infatti, a chi stiamo segnalando che ci sia un posto di blocco. In auto potrebbe esserci un ladro, un criminale, un corriere della droga; si rischia così di far venir meno l’azione di prevenzione delle Forze dell’Ordine”.

Lei ha parlato di presenza sulle strade, a questo proposito: non pensa che l’elettronica, in particolare nel contrasto alla velocità, stia prendendo uno spazio eccessivo e sbilanciato rispetto alla presenza fisica delle pattuglie in grado di contrastare altre violazioni ormai sistematiche?

“Indubbiamente, se siamo in grado di utilizzare la tecnologia anche per contribuire a rafforzare la nostra azione, questa è un sostegno prezioso. La presenza della pattuglia è certamente necessaria, come ho già detto, per un’azione di prevenzione e non solo di repressione. Ritengo che la tecnologia sia un supporto importante per la nostra attività e che il suo utilizzo debba essere associato alla presenza degli agenti su strada. L’impegno delle risorse umane non potrà mai essere completamente soppiantato dalla tecnologia. Pensiamo ad esempio ad una persona anziana in difficoltà o ad una mamma con bambini che hanno bisogno di aiuto; in casi come questi l’umanità e la presenza dei nostri agenti sulle strade hanno sempre fatto e continueranno a fare la differenza”.

Truffe agli anziani: anche in questo caso i malfattori viaggiano sulle nostre strade, soprattutto sul tratto ciociaro dell’A1. Negli ultimi mesi avete, infatti, individuato molti truffatori e spesso recuperato anche i beni sottratti alle vittime…

“L’attività di Polizia Giudiziaria è un’attività caratterizzante la Polizia Stradale nell’ottica della sicurezza sulle strade. A tal proposito, soprattutto il personale della Sottosezione di Cassino che ha la competenza in A1 tra Ceprano e Caianello, nell’ultimo anno ha portato a termine brillanti operazioni con l’arresto di numerosi truffatori di anziani, un reato a mio avviso odioso perché questi criminali approfittano dell’ingenuità di persone più fragili. L’operato di questi agenti è sicuramento per noi motivo di vanto e orgoglio, soprattutto nei casi nei quali è possibile restituire la refurtiva alle vittime”.

Siamo nel pieno del controesodo estivo, nelle scorse settimane in vista delle partenze per le vacanze avete rafforzato i controlli su strade e autostrade della provincia. Quali le regole da tenere sempre presenti per un rientro in sicurezza?

“Le regole da tenere a mente sono sempre le stesse ma preziose: intanto prima di mettersi in viaggio è opportuno verificare l’efficienza del veicolo; sistemare i bagagli equilibrando i pesi senza sovraccaricare la vettura; individuare una corretta posizione anche per il trasporto degli animali; tenersi costantemente aggiornati sul traffico; durante il viaggio, vanno sempre tenute allacciate le cinture di sicurezza, anche quelle posteriori; utilizzare i seggiolini per i bambini; fare delle soste frequenti tenendo sempre una velocità entro i limiti consentiti; utilizzare le corsie, soprattutto in ambito autostradale, in maniera idonea. Ma, soprattutto, no all’utilizzo di smartphone e dispositivi elettronici alla guida perché mettono a rischio la nostra e l’altrui incolumità. No anche alla guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche o psicotrope, ovviamente per gli stessi motivi”.

Ecco, i comportamenti sconsiderati alla guida sono spesso tra le prime cause di incidenti. Lei ed i suoi agenti siete sempre in prima linea con campagne di sensibilizzazione per una guida sicura. Siamo sulla buona strada o pensa che ci sia ancora molta strada da fare?

“Il fenomeno della guida in stato di ebbrezza, così come quello dell’assunzione di sostanze stupefacenti prima di mettersi al volante, è un fenomeno ormai trasversale che si sviluppa su tutte le 24 ore. Purtroppo, nell’ambito di recenti controlli, abbiamo accertato anche in orari mattutini conducenti con tassi alcolemici superiori alla norma. A tal proposito, facciamo periodicamente servizi ad alto impatto. Uno lo abbiamo svolto qualche settimana, fa presso l’area di servizio “La Macchia ovest”, diretto essenzialmente al monitoraggio del trasporto professionale; quindi autocarri, autoarticolati ed autobus. Con l’ausilio del personale sanitario, è stata immediatamente accertata la positività o meno degli autisti ad alcol e/o droghe. Il 5% dei controllati è risultato positivo. In questi casi emerge tutta l’importanza della prevenzione su strada. Un analogo servizio verrà ripetuto sugli automobilisti a settembre. Oggi, invece, sabato 26, saremo impegnati a Pontecorvo, nell’area di servizio “Casilina est” in un servizio di prossimità, di vicinanza alla collettività per sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza di una guida sicura”.

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