Curriculum politico lungo una vita. Un impegno di militanza iniziato tra i banchi di scuola. Massimo Ruspandini, eletto con 93.397 voti, pari al 54,54 delle preferenze, dal Senato passa alla Camera. Un’impresa riuscita a pochissimi.
Senta onorevole, si aspettava un’affermazione di tale livello?
“Onestamente non di queste proporzioni. Il mio è il dato più alto di tutto il Centrosud e non nego che è una grande soddisfazione”.
L’Italia, ma anche la Ciociaria, ha svoltato decisamente a destra. Cosa ha convinto gli elettori a riporre la loro fiducia in FdI?
“L’Italia e la Ciociaria hanno una tradizione di centro destra anche se a governare è purtroppo quasi sempre la sinistra. In particolare la nostra terra è una terra ricca di valori tradizionali e di cultura millenaria, forte di una identità che mal si sposa con le idee progressiste e ultra moderniste della sinistra. Fdi ha saputo rappresentare anche questo”.
Il costo dell’energia sta colpendo famiglie e sistema produttivo. Non crede sia questa la priorità dell’agenda di Governo?
“Il governo si metterà subito al lavoro senza esitazioni per aiutare imprese e famiglie. Di questo possiamo esserne certi. La stessa Giorgia Meloni ha annunciato che la priorità è fermare la speculazione sul gas”.
Lei, a lungo, si è battuto per la bonifica della Valle del Sacco. Ora siede in maggioranza. Quale sarà il primo passo che intende compiere in tale direzione?
“Per la Valle del Sacco sono riusciti da una parte a non avviare la bonifica tanto declamata, dall’altra a distruggere le nostre aziende, piegate dalla burocrazia del Sin: il caso Catalent ci dice qualcosa. Occorre immediatamente invertire la rotta”.
La provincia di Frosinone sconta ancora una forte arretratezza nel sistema infrastrutturale. Ritiene che il nuovo esecutivo possa recepire le istanze del nostro territorio?
“La complessità dei nostri territori va analizzata per comprenderne le esigenze in modo diverso. Occorre stabilire le priorità per poi agire con progetti fondamentali. La sinistra si è invece piegata negli anni o alle esigenze di pochi o agli egoismi di bottega”.
Cosa la appassiona oltre alla politica?
“Mi piace leggere, scrivere, viaggiare e fare sport. Purtroppo non riesco a conciliare tutto con i miei impegni. Ma va bene così”.
Un’ultima curiosità. Ma come immagina il futuro delle sue figlie, in un mondo che perde sempre più valori?
“Mi piacerebbe che le mie figlie, e i nostri figli di Ciociaria, sentissero il dovere e l’onore di essere prima di tutto orgogliosi di questa terra. Vedere i nostri centri storici millenari abbandonati fa male al cuore. Spero, quindi, che il loro futuro sia quello di poter continuare ad abitare i nostri luoghi meravigliosi. E noi ci impegneremo perché ciò accada”.