Un fiume di persone, fino a sera, si è stretto ieri intorno alla famiglia di Milena Mancini nella chiesa di San Giuseppe a Isola del Liri. In tanti, increduli e commossi, hanno voluto renderle omaggio e portare un saluto a quella donna solare e determinata, la cui scomparsa ha lasciato un vuoto profondo tra Sora e la sua città d’origine.
Dopo l’autopsia eseguita all’ospedale Gemelli di Roma, la salma era rientrata a casa nella giornata di ieri. Nel pomeriggio si è aperta la camera ardente, con un continuo via vai di amici, conoscenti e colleghi. Lacrime, silenzi e dolore hanno accompagnato le ore dell’attesa.
Milena, 56 anni, imprenditrice nel settore immobiliare, originaria di Isola del Liri e residente a Sora, è deceduta lunedì mattina presso l’ospedale universitario di Istanbul, dove era stata ricoverata dopo un intervento di chirurgia estetica all’addome eseguito in una clinica privata alla periferia della città. Qualcosa, durante l’operazione, sarebbe andato storto.
Il rientro in Italia è avvenuto nella tarda serata di martedì, con un volo speciale atterrato a Fiumicino e poi il trasferimento al Gemelli per gli accertamenti disposti dall’autorità giudiziaria. L’autopsia, eseguita giovedì, dovrà chiarire le cause esatte del decesso.
Oggi, però, è il giorno del dolore e del silenzio. Alle 10, nella Basilica di San Domenico Abate a Sora, si terranno i funerali. A piangerla, le figlie Alice e Juditta, il compagno Umberto, il papà Alvaro, dirigente della Indexa – una delle realtà imprenditoriali più note del territorio – le sorelle Rita e Sara, i nipoti e i tanti che l’hanno amata e stimata.
Una vita segnata da un destino crudele: aveva perso la mamma quando era ancora molto giovane. Ora, quel dolore sembra essersi ripetuto, lasciando nella comunità un senso di ingiustizia e di smarrimento.
