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Pd provinciale, Gianassi sblocca il congresso: finestra di tesseramento 2025 a luglio e assemblea a settembre

Federico Gianassi sblocca la fase congressuale. La sintesi è possibile ma la conta è destinata a svolgersi

Federico Gianassi
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Un mese e mezzo di lavoro per formulare una soluzione possibile e sbloccare la fase congressuale che, dallo scorso dicembre, s’è incagliata nella federazione provinciale di Frosinone: parliamo del deputato toscano Federico Gianassi che, dopo aver ascoltato tutte le anime dem, sia quelle contrapposte – Rete Democratica/Energia Popolare (Battisti-Pompeo) e di Area Dem-Area Schlein (De Angelis-Grossi) – che le altre minoranze interne (come l’area Cuperlo di Alessandra Maggiani), ha redatto una relazione e svolto un confronto coi livelli nazionali del partito. Proprio ieri sera è giunto alla conclusione: dando il via libera sia al tesseramento che al congresso. “Mettiamo in campo un percorso serio, trasparente e ordinato per consentire al partito di Frosinone di ripartire e selezionare i propri gruppi dirigenti”, ha annunciato Gianassi. In pratica cosa avverrà? Finestra straordinaria per il tesseramento 2025 dal 5 al 20 luglio presso 8 sedi che saranno individuate. Rinnovo delle iscrizioni del 2024 fino al 31 luglio e poi congresso dal primo al 21 settembre.

Il deputato toscano: definito un percorso serio, trasparente ed ordinato

“Il Partito democratico di Frosinone è pronto a ripartire e a svolgere il congresso provinciale – ha scandito Gianassi -. Individuiamo oggi un percorso serio, trasparente e ordinato che consente a dirigenti, militanti, iscritti e simpatizzanti della nostra comunità politica di partecipare e ripartire dopo tanto tempo di stop. Ho ascoltato tutti, non mi sfuggono le divisioni e le tensioni che hanno portato alla nomina del commissario, ma dal confronto che ho attivato ho ricevuto spunti e stimoli che si sono rivelati utili per confezionare la decisione di oggi. Questa decisione consente al partito di mettersi in cammino per le sfide importanti che lo aspettano, per essere competitivo in tutta la provincia, a partire dalle prossime sfide comunali, per arrivare forte a quella regionale e nazionale, dove rappresenterà a testa alta l’alternativa ad una destra che anche nella provincia di Frosinone sta dimostrando debolezze, inadeguatezze e divisioni”.

Gli step dal 5 luglio al 21 settembre, passando per l’anagrafe degli aventi diritto al voto

La decisione prevede che si proceda con la definizione dell’anagrafe 2024. Poi si apre una finestra straordinaria per il tesseramento 2025 finalizzata alla partecipazione al congresso con diritto di voto, che si terrà fisicamente in otto sedi individuate dal commissario, dal 5 luglio al 20 luglio. Gli iscritti del 2024 dovranno rinnovare la propria iscrizione attraverso il lavoro degli uffici adesioni dei singoli circoli entro il 31 di luglio. Nei primi giorni di agosto sarà predisposta l’anagrafe degli aventi diritto al voto al congresso. L’elenco sarà trasmesso prontamente ai circoli e entro il giorno 8 agosto saranno presentate le candidature alla carica di segretario provinciale. Le procedure di voto al congresso si svolgeranno tra il primo e il 21 settembre. “Sono convinto – ha avvertito Gianassi – che tutti mostreranno maturità in questo percorso, così a fine settembre il Partito democratico di Frosinone avrà organismi pienamente legittimati da un congresso sano, aperto e trasparente, organismi che potranno guidare la nostra comunità verso le sfide importanti che l’attendono valorizzando le tante eccellenze che lo caratterizzano e che sono pronte a dare un contributo”.

Tensioni tra le componenti contrapposte depotenziate ma persistenti

Di sicuro di acqua ne è passata sotto i ponti dem dalle scintille tra De Angelis e Battisti durante la direzione provinciale della fine dello scorso novembre, passando per la rottura a colpi di ricorsi alle commissioni di garanzia a seguito dell’iniezione forzata di tessere avvenuta il 23 dicembre con la benedizione di Area Dem e del Pd Lazio, per arrivare alla distensione di livello regionale tra le due aree (Leodori-Mancini) che però non pare aver sciolto del tutto i nodi frusinati. Cosa ci si attende a settembre? Prima di tutto il confronto fra i due candidati alla segreteria Luca Fantini (Rete Democratica ed Energia Popolare) e Achille Migliorelli (Area Dem ed area Schlein) si potrà finalmente svolgere. Il dubbio è quale sarà il grado di contrapposizione che si potrà registrare durante il congresso. C’è un’ala che giura che, ferma restando l’impossibilità di procedere in senso unitario, si profilerebbe però un confronto depotenziato che potrebbe alla fine sfociare in una sintesi. Un’altra ala sostiene che, invece, persiste da parte di alcuni l’intenzione di andare prima di tutto ad una conta delle tessere che stabilisca chiaramente la componente che ha il primato.

La figura contesa del segretario provinciale tra Fantini e Migliorelli

Certo è che, in una fase di vento favorevole al centrodestra e di filiera di potere dem ridotta al minimo, il ruolo da segretario provinciale assume un peso non marginale, tanto per cominciare perché stabilirà se a comandare a Frosinone sarà ancora la componente De Angelis o se lo spazio di testa è ormai appannaggio dell’area Battisti-Pompeo. In secondo luogo perché influirà non poco nella gestione delle fasi di assegnazione delle caselle generate dai vari appuntamenti elettorali. Del resto il segretario anche provinciale ha nella struttura statutaria del Partito Democratico un potere esteso, legittimato proprio nella modalità d’elezione da parte dell’assemblea degli iscritti. Peraltro in prospettiva si prefigurano già le prime questioni da dipanare, come per quanto concerne l’indicazione dei candidati al consiglio provinciale che sarà rinnovato a fine anno.

Le grane legate alle “caselle” per le prossime tornate elettorali

Il caso emblematico è quello di Cassino dove nell’area della maggioranza potrebbero profilarsi ben tre candidature: la presidente del Consiglio Barbara Di Rollo, il capogruppo di maggioranza Andrea Vizzaccaro e il consigliere Luca Fardelli (da sempre vicino a Di Stefano). C’è il caso Frosinone sempre in sospeso, col capoluogo in cerca di un peso adeguato anche sugli assetti della federazione, senza contare che si tratta di attrezzarsi subito per le elezioni comunali previste fra due anni e mezzo. Qui i rebus riguardano non tanto la candidatura a sindaco (in pole Angelo Pizzutelli e sul tappeto sempre la necessità di accordarsi col Psi di Vincenzo Iacovissi) quanto l’ipotesi di coalizione che resta al momento un’aspirazione con pochi punti fermi. Sullo sfondo si staglia una situazione provinciale difficile – dalle crisi industriali (automotive prima di tutte) alla crisi di personale e di servizi salvavita degli ospedali, dalla pressione delle fasce meno abbienti sul welfare residuo, alla necessità di intervenire sulle infrastrutture ed i collegamenti (a partire dalla stazione Tav) -, che richiederebbero concretezza e proposte attuabili. Perché i congressi come quello che si dovrà svolgere nel capoluogo devono essere in grado di rispondere alle esigenze della vita reale e non ridursi a teatrini per bei discorsi e confronti numerici tra componenti. Dalla stagione dei populismi, del resto, si esce solo dimostrando che non si è facce del sistema che alla fine alimenta malcontento sociale, astensionismo, allontanamento dalle istituzioni. La prova vera per Fantini e Migliorelli dovrebbe essere questa, più che la fedeltà e la riconoscenza di due giovani ai rispettivi capi corrente.

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