Non si era mai rassegnato alla fine della loro relazione, conclusa ormai da nove mesi, e per questo aveva trasformato la vita della sua ex compagna in un incubo fatto di pedinamenti, minacce, danneggiamenti e umiliazioni. Ora, per lui, è scattato il divieto di avvicinamento con l’applicazione del braccialetto elettronico.
È quanto disposto dall’Autorità Giudiziaria, che l’11 giugno ha emesso nei confronti dell’uomo – residente nella provincia di Frosinone – una misura cautelare ex art. 282 ter c.p.p., eseguita dagli agenti della Polizia di Stato.
Tutto è iniziato con la denuncia della vittima, che si è rivolta alla Polizia raccontando mesi di vessazioni subite: durante la loro relazione sarebbe stata più volte minacciata e anche picchiata. Ma la fine del legame sentimentale non aveva fatto cessare la spirale di violenza. L’uomo aveva continuato a tormentarla, inviandole messaggi offensivi, seguendola nei suoi spostamenti e cercando di convincere amici e familiari a intercedere per riallacciare i rapporti.
Il tentativo di investirla con l’auto
In un episodio particolarmente grave, avrebbe danneggiato gli pneumatici dell’auto della donna e, appostatosi nei paraggi, l’avrebbe sorpresa mentre si trovava in compagnia di un altro uomo. A quel punto, avrebbe tentato di investirli con la propria auto.
Gli accertamenti condotti dalla Squadra Mobile hanno portato alla contestazione del reato di atti persecutori (art. 612 bis C.P.): secondo gli investigatori, l’indagato avrebbe tenuto una condotta ripetuta e abituale fatta di minacce, pedinamenti e controllo, anche attraverso messaggi e social network come WhatsApp e TikTok, con l’intento di umiliare e intimorire la sua ex compagna.
La misura cautelare del braccialetto elettronico rappresenta oggi una forma di tutela concreta per la vittima, mentre le indagini proseguono per delineare ogni aspetto della vicenda.