Un normale pomeriggio di fine agosto. Il traffico scorreva lento su via Po a Cassino, quando all’improvviso la normalità si è trasformata in orrore. Dentro una Fiat Punto in movimento, un uomo ha iniziato a colpire con furia una donna, la compagna, seduta accanto a lui. Ma in quell’istante, nella stretta dell’abitacolo, non c’era alcun legame d’amore. Solo violenza.
Un’aggressione in piena regola, fatta di pugni in faccia e urla soffocate. A notare la scena, fortunatamente, è stata una pattuglia della polizia provinciale, che seguiva la vettura a poca distanza. I due agenti, allertati dai movimenti bruschi all’interno dell’auto, hanno attivato la sirena e imposto l’alt.
La donna è riuscita ad aprire la portiera e scendere. Aveva il volto coperto di sangue, tremava, ma ha trovato la forza per correre verso gli agenti, chiedendo aiuto. È stata fatta salire sull’auto di servizio, mentre l’uomo – in preda a un raptus di violenza – ha tentato di raggiungerla di nuovo, ma è stato bloccato sul posto.
Sul luogo è intervenuta anche una volante della polizia del commissariato, che ha preso in carico l’uomo. La donna, trasportata al pronto soccorso, ha ricevuto cure mediche e una prognosi di 10 giorni per le ferite al volto e lo stato di shock.
L’autorità giudiziaria ha aperto un fascicolo per accertare le responsabilità dell’uomo. Ancora una volta, è stata la prontezza delle forze dell’ordine a evitare il peggio. Ma resta il dramma di una violenza che spesso si consuma tra le mura di casa – o, come in questo caso, su una strada qualunque.