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Presentato il “Blue Economy Debt Fund”, il primo fondo di investimento italiano dedicato all’economia del mare

Acampora: “Strumento innovativo che unisce sostenibilità, conoscenza del settore e rapidità nei processi decisionali”

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Si è tenuta mercoledì mattina, presso la sede DLA Piper a Roma, la presentazione del Blue Economy Debt Fund, il primo fondo di investimento italiano interamente dedicato all’economia del mare. L’iniziativa è promossa dal Gruppo Consultinvest e da Zenit SGR, con l’obiettivo di sostenere la crescita delle imprese del comparto marittimo attraverso strumenti finanziari dedicati e criteri stringenti di sostenibilità.

All’incontro, aperto dal Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci, hanno partecipato esponenti del mondo istituzionale e imprenditoriale. Tra gli interventi anche quello di Giovanni Acampora, Presidente di Assonautica Italiana, Camera di Commercio Frosinone Latina e Si.Camera, nonché componente del Comitato Investimenti.

Nel suo intervento, Acampora ha sottolineato come il Blue Economy Debt Fund rappresenti “un passo avanti decisivo per le imprese del mare, per l’ambiente e per gli investitori”.

“Quando parliamo di vantaggi per le imprese, non possiamo dimenticare quelli per l’ambiente e per la comunità. La scelta di adottare l’articolo 8 della Sustainable Finance Disclosure Regulation significa legare il fondo a criteri di sostenibilità misurabile, finanziando solo chi applica strategie ambientali di eccellenza. È un impegno forte, che rafforza la credibilità dell’iniziativa”.

Acampora ha evidenziato inoltre il valore aggiunto del fondo in termini di efficienza e competenza: “Il sistema creditizio tradizionale ha spesso faticato a comprendere le dinamiche industriali del mare, basando le decisioni solo sulla solvibilità dell’imprenditore e non sulla qualità dei progetti. Questo fondo potrà colmare quel vuoto, grazie a comitati e professionisti specializzati capaci di valutare le iniziative nel merito, ridurre i tempi decisionali e affiancare davvero gli imprenditori. Perché per le imprese il tempo è denaro e perdere l’attimo giusto può significare perdere una grande opportunità”.

Il Presidente ha poi rimarcato la natura del fondo, “di debito e non di private equity”, sottolineando come ciò lo renda destinato principalmente a PMI già solide, garantendo “stabilità e concretezza”.

“Un fondo di debito – ha aggiunto – è uno strumento più sicuro, che può attrarre sia investitori istituzionali sia privati, portando beneficio a tutto l’ecosistema”.

Acampora ha concluso ricordando come il Blue Economy Debt Fund rappresenti “un passo avanti decisivo per le imprese, che avranno accesso a capitali in tempi rapidi e con conoscenza reale del settore; per l’ambiente, grazie all’impegno sulla sostenibilità; per gli investitori, che potranno contare su un modello solido e sicuro; e per l’intera comunità, che vedrà crescere un comparto strategico per il futuro del Paese”.

Hanno offerto il loro contributo tecnico al dibattito anche: Francesco Fuselli (Managing Director, Banchero Costa & C. Spa), Renato Loiero (Consigliere economico del Presidente del Consiglio dei Ministri), Sergio Prete (Former President AdSP Mar Ionio), Luciano Serra (Presidente Asso.N.A.T.) e Giancarlo Vinacci (Presidente Comitato Investimenti BEDF).

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