Nella notte del 28 ottobre, i Carabinieri della Stazione di Ferentino, coordinati dalla Compagnia di Anagni, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del braccialetto elettronico di controllo a distanza, emessa dal GIP del Tribunale di Frosinone nei confronti di un 33enne già noto alle forze dell’ordine.
La misura cautelare è il risultato di una lunga e accurata indagine avviata dai militari lo scorso agosto, dopo l’intervento richiesto dai genitori dell’uomo in seguito a una violenta lite familiare. Il giovane, infatti, avrebbe ripetutamente preteso denaro dai familiari per soddisfare le proprie necessità legate alla tossicodipendenza, arrivando a mettere in atto comportamenti vessatori e aggressivi.
Durante le indagini, i Carabinieri di Ferentino sono riusciti a guadagnarsi la fiducia della coppia, che ha raccontato episodi di maltrattamenti e minacce continue, vivendo ormai in una condizione di sottomissione e paura.
Grazie alla meticolosa attività investigativa, i militari hanno raccolto prove dettagliate e documentato gli episodi di violenza, consentendo all’Autorità Giudiziaria di Frosinone di emettere il provvedimento restrittivo.
Nella notte, il 33enne è stato rintracciato e sottoposto alla misura cautelare: per lui è scattato il divieto di avvicinamento ai genitori e l’obbligo del braccialetto elettronico, a tutela della sicurezza degli anziani coniugi finalmente liberi da una situazione di costante pericolo e paura.
