Dopo una notte di confronti ed emendamenti, nella mattinata odierna è arrivata la fumata bianca dalla Pisana. Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato, con 30 voti favorevoli e 12 contrari, la legge di Stabilità regionale 2026 e la legge di Bilancio 2026-28 insieme al Bilancio di previsione finanziario 2026-2028. Il bilancio regionale prevede risorse pari a 20 miliardi di euro nel 2026, 19,2 miliardi nel 2027 e 18,5 miliardi nel 2028. Elemento centrale della manovra è la riduzione del debito regionale di oltre 13 miliardi di euro, reso possibile dalla cancellazione delle anticipazioni di liquidità riconosciuta a livello nazionale. «Dopo una lunga notte in Consiglio regionale abbiamo approvato la Legge di Stabilità e la Legge di Bilancio per il 2026. Un risultato importante del quale vado molto orgoglioso: misure concrete e investimenti fondamentali per il presente e per il futuro del Lazio. Un ringraziamento speciale all’assessore Righini per il grande impegno e il lavoro svolto» ha commentato a caldo il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.
Rocca: orgoglioso dei risultati. Righini: zero tasse in più
L’assessore al Bilancio, Giancarlo Righini ha ricordato, tra le cose maggiormente significative, l’accordo “con le organizzazioni sindacali su IRPEF e IRAP, frutto di un confronto serio e responsabile. La manovra fiscale permetterà a tutti i cittadini della Regione Lazio di non pagare neanche un euro in più di tasse nel corso del prossimo anno. Abbiamo scelto la strada del dialogo per costruire una politica fiscale più equa, capace di tutelare i redditi medio-bassi, sostenere il lavoro e accompagnare lo sviluppo delle imprese e del Terzo settore. Allo stesso tempo, il Fondo per la Coesione Regionale dal valore di 486 milioni di euro sarà destinato ai nostri Comuni: i Sindaci della Regione Lazio avranno così la possibilità di attuare interventi di manutenzione preziosi a beneficio delle comunità locali. Infine, è fondamentale evidenziare che queste due misure consentono di incrementare la spesa per servizi sociali da 98 a 207 milioni di euro senza creare però nuovo debito”.
Confermato il “tesoretto” che esclude i capoluoghi di provincia
Confermato dunque il “tesoretto” di circa 486 milioni di euro da utilizzare per le annualità 2025-2030. Finanzieranno un programma complessivo di euro 486.445.862,81, finalizzato all’attuazione di interventi di rilevanza regionale e locale, da realizzare nei settori della viabilità e mobilità, delle infrastrutture pubbliche e sociali, della sostenibilità ambientale, della tutela delle risorse idriche, dell’innovazione tecnologica e dell’edilizia residenziale pubblica, in tutti i comuni del Lazio ad esclusione dei comuni capoluogo.
Contributi per mitigare gli effetti della concorrenza di aree incentivate
I fondi destinati alle province di Frosinone e Latina per compensare l’esclusione dalla Zona Economica Speciale sono previsti nell’articolo 15 della legge di stabilità regionale. L’articolo introduce la concessione di contributi a valere sul Fondo per il consolidamento finanziario e la perequazione fiscale dei Comuni del Lazio, parte corrente, in favore dei Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti delle province di Frosinone e Latina, prossime al confine territoriale della ZES per il Mezzogiorno. La finalità di questi fondi – secondo l’amministrazione Rocca – è mitigare gli effetti economici e sociali derivanti dal mancato inserimento di tali Comuni nel perimetro della ZES, riducendo il rischio di disparità territoriali e di penalizzazione competitiva. Le risorse previste sono pari a 2 milioni di euro per ciascuna annualità dal 2026 al 2028, e le modalità di riparto saranno definite tramite deliberazione della Giunta regionale.
Fondi per sostenere il Consorzio industriale e area ex Fiat
Nel documento, i fondi destinati al Consorzio industriale del Lazio sono menzionati durante l’intervento dell’assessore Righini. Egli afferma che il raddoppio dello stanziamento in favore del Consorzio industriale è stato previsto, insieme all’incremento di 2 milioni di euro per la legge 46 e ulteriori risorse per la legge 60. Questi fondi sono parte delle misure introdotte nella legge di stabilità e nel bilancio, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo economico e industriale del Lazio. “Abbiamo incrementato di 2 milioni di euro la legge 46; abbiamo fatto uno sforzo significativo sulla 60, quindi, tutte le considerazioni fatte in Consiglio regionale che io condivido hanno trovato infatti accoglimento”, ha sottolineato Righini.
Contributi ai centri con impianti Rsu, entrano altri 137 comuni
L’articolo sui fondi in materia di gestione rsu, che prevede la concessione di contributi in favore dei Comuni nel cui territorio sono ubicati impianti di termovalorizzazione e smaltimento rifiuti e anche in favore di quelli limitrofi, qualora una porzione del loro territorio ricada entro un raggio di 500 metri dagli impianti è diventato una sorta di norma Omnibus includendo ulteriori 137 comuni. I contributi previsti sono destinati alla realizzazione di opere pubbliche di interesse locale, a titolo di compensazione e riequilibrio per la presenza degli impianti. Lo stanziamento prevede un milione di euro per il 2026 e 4 milioni per ciascuna annualità 2027 e 2028 quanto ai Comuni interessati dallo smaltimento rsu.
Un tavolo con Roma e le Province per il riassetto del Lazio
Altra questione rilevante per le Province è all’articolo 21: l’istituzione presso la Presidenza della Regione di un Tavolo interistituzionale di analisi e confronto tra la Regione, l’Upi, la Città metropolitana di Roma Capitale e le Province, finalizzato alla ricognizione delle funzioni già esercitate dalla Città Metropolitana e dalle Province, per l’eventuale riordino complessivo dell’allocazione delle funzioni delle Province. La Giunta regionale individua, con propria deliberazione, i componenti del Tavolo, nonché le modalità di funzionamento e di svolgimento delle sue attività. Un riassetto complessivo che va osservato con attenzione specialmente da Frosinone e Latina.
Maura: sostegno a imprese e famiglie, meno pressione fiscale
Quanto ai commenti dall’assemblea della Pisana, il vicepresidente della Commissione Sviluppo economico, Daniele Maura, sottolinea il sostegno “a famiglie e imprese, riduzione della pressione fiscale e un grande piano di investimenti per la crescita, la coesione territoriale e la competitività. Sono questi i pilastri della Legge di Stabilità approvata dal Consiglio regionale. Una manovra di grande profilo che delinea una chiara visione di sviluppo senza ricorso a nuovo indebitamento ma anzi con un taglio del debito di circa 13 miliardi”.
L’opposizione: manovra approvata stanotte occasione mancata
Mario Ciarla (Partito Democratico), Marietta Tidei (Italia Viva), Adriano Zuccalà (Movimento 5 Stelle), Claudio Marotta (Sinistra Civica ed Ecologista), Alessio D’Amato (Azione), Alessandra Zeppieri (Polo Progressista) hanno diffuso una nota a firma congiunta: “La manovra approvata stanotte dalla maggioranza regionale è un’occasione mancata. A fronte di risorse importanti, la destra ha rinunciato a scelte strategiche capaci di incidere davvero sul futuro del Lazio, preferendo disperdere i fondi in interventi frammentati e privi di una visione complessiva. Per queste ragioni abbiamo votato contro”.
“Dopo anni di sacrifici, questa volta c’erano le condizioni per fare una manovra economica diversa, che avrebbe potuto abbassare le tasse a tutti, mentre si è voluto nuovamente perseguire una politica clientelare”, ha dichiarato Massimiliano Valeriani, consigliere regionale del PD e presidente della Commissione Trasparenza.
Mattia: più soldi alla sicurezza degli edifici scolastici ed a Lazio Disco
Eleonora Mattia ha rivendicato: “Abbiamo costretto la maggioranza a correggere scelte ingiuste: dagli interventi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, parte del Programma regionale di investimenti 2027-2030 da 486 milioni di euro, all’aumento delle risorse per Disco Lazio fino a 1,7 milioni; oltre 1,6 milioni per il sistema educativo 0-6 anni; 250mila euro per i giochi inclusivi nel 2026; l’incremento delle risorse per le borse di studio per i detenuti; e un nuovo fondo, grazie a un mio emendamento, che stanzia 200mila euro per la pet therapy per le persone con disabilità. Queste misure, che portano la firma del Pd, puntano a un futuro migliore e alla dignità delle persone”.
