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Sanità nel Cassinate, la crisi del Santa Scolastica in consiglio comunale: le promesse di rilancio

La ASL Frosinone c’è con investimenti, assunzioni, cantieri. Cavaliere: "Non neghiamo criticità ma pronti sin dal primo giorno ad affrontarle"

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Nei giorni scorsi, il Direttore Generale della ASL di Frosinone Arturo Cavaliere, affiancato dalla Direttrice Sanitaria Maria Giovanna Colella e dal Direttore Amministrativo Giovannino Rossi, ha partecipato al Consiglio comunale straordinario di Cassino dedicato allo stato della sanità locale e al futuro dell’ospedale “Santa Scolastica”. Presente la Presidente della Commissione Sanità Alessia Savo. Un confronto aperto, istituzionale e costruttivo con il territorio, nel quale la Direzione strategica ha condiviso dati, progetti e risultati concreti già conseguiti a partire dal 1° aprile 2025, giorno di insediamento della nuova governance aziendale. LEGGI QUI L’ANALISI

“In un contesto nazionale segnato da difficoltà diffuse – ha affermato il DG Cavaliere – Cassino, per collocazione geografica e distanza dai grandi poli urbani, sconta un aggravamento delle criticità comuni a molte aree del Paese, soprattutto nella capacità attrattiva del personale sanitario. Ma nonostante questo, stiamo imprimendo una svolta concreta e misurabile, con investimenti mirati, programmazione strutturata e una visione strategica chiara. Non neghiamo l’esistenza di criticità ma dal nostro primo giorno siamo sempre stati pronti ad affrontarle”.

I numeri dell’impegno: assunzioni, cantieri e fondi per rilanciare la sanità nel Cassinate

A sei mesi dall’insediamento della nuova governance, il Direttore Cavaliere ha raccontato il suo impegno concreto e i risultati. Numeri, informazioni e azioni che non negano l’evidente difficoltà nell’area del cassinate ma testimoniano tuttavia come la Direzione Strategica sia impegnata a rendere attrattivo e strategico il “Santa Scolastica” e, in generale, il Distretto D. 

Il primo dato riguarda le assunzioni. Con un impegno agevolato dall’interlocuzione con la Regione Lazio guidata dal Presidente Rocca, Cavaliere ha messo in campo oltre 450 posti a bando, con varie procedure. Solo a giugno si contavano già oltre 270 posti banditi. Dal 1° aprile in poi sono stati 328 i nuovi ingressi nella ASL di Frosinone, con varie forme contrattuali: di questi, 80 sono stati destinati proprio a Cassino. Un potenziamento importante che riguarda tutti i settori del personale sanitario e amministrativo e che ha permesso un aumento percentuale di dipendenti di oltre il 5%.

A distanza di appena sei mesi dall’insediamento della nuova governance, su un mandato di tre anni, sono già visibili i primi importanti risultati che si affiancano anche al rafforzamento dei rapporti fra Azienda e prestigiosi Atenei del Lazio: per una sanità più solida e per attrarre giovani professionisti, Cavaliere ha attivato una serie di convenzioni con università, tra cui Tor Vergata con 12 scuole di specializzazione e l’Università del Buon Consiglio di Tirana per i tirocini teorico-pratici per studenti di Medicina e Chirurgia.

Lo sforzo dell’ASL intanto mira a offrire un servizio efficiente nei Pronto Soccorso. Dopo un concorso per 20 posti di fatto andato deserto e numerosi avvisi indetti, solo la manifestazione di interesse per incarichi a p. iva ha soddisfatto il fabbisogno dei Dirigenti medici necessari al funzionamento dei P.S. Gli incarichi, prorogati fino al 31 ottobre, cesseranno però grazie a un servizio per la fornitura di servizi di Medicina e Chirurgia di urgenza e accettazione, per 24 mesi, che entro la fine dell’anno si prevede di avviare. Una procedura ai sensi della normativa vigente che permette di esternalizzare il servizio nel caso in cui tutte le procedure normalmente previste abbiano avuto esito negativo.

Oltre 20 nuovi medici infatti, al fianco degli attuali 17 medici strutturati dell’Azienda, garantiranno un totale di 63mila e 800 ore annue (al posto delle attuali 60mila) con un rapporto esclusivo e privilegiato. Più garanzie di ferie, turni e riposo sempre coperte, personale qualificato e con adeguata preparazione ed esperienza, un rapporto improntato verso un’ottica più aziendalista che libero professionale. L’obiettivo è rispettare i criteri di qualità di performance e di riqualificazione attesi, contribuendo a diminuire i minuti di attesa fra triage e dimissione per il ricovero con un’assistenza mirata a soddisfare tutti i bisogni di salute del territorio.

Pronto Soccorso: a dicembre consegna definitiva

Il Pronto Soccorso di Cassino è intanto in una fase di rilancio: a dicembre è prevista la consegna definitiva dei nuovi spazi, ristrutturati con fondi del Giubileo. Circa 1.655 metri quadrati garantiranno ambienti più accoglienti, percorsi differenziati e ripensati, con sale e locali ristrutturati e riorganizzati. Importante è anche il lavoro di ridefinizione della hall, del triage, delle sale di attesa (in tutti i P.S.) nel rispetto dei percorsi chiari, di un design e di un layout pulito attenendosi alle nuove prescrizioni della identità visiva regionale. 

Case e Ospedali di Comunità

Sempre in campo di interventi edilizi, sono oltre 19 milioni i fondi dedicati a Cassino su tutti quei cantieri che, insieme agli altri del territorio della provincia, sono stati attivati fra maggio e giugno dopo l’accelerazione impressa da Cavaliere. Riguardano strutture sanitarie territoriali come Case Ospedali di Comunità, fondamentali per la presa in carico dei pazienti cronici e per alleggerire la pressione sui Pronto Soccorso. Fra giugno e luglio Cavaliere ha attivato tutti i cantieri fra OdC e CdC, imprimendo una svolta ai cantieri PNRR. Ma ci sono anche ampliamentiadeguamenti antismici e adeguamenti alla normativa antincendio. Presentati anche dati e informazioni sulle aree critiche del territorio di Cassino, fra cui l’ADI, la NAD e alcune specifiche specialità mediche.

Tutto questo oggi è ancora più possibile grazie al lavoro della Direzione Strategica che, lo scorso agosto, ha portato a termine – con il supporto della Regione Lazio – l’approvazione del nuovo Atto Aziendale, dopo una fase di impasse tecnico-amministrativa durata quasi due anni. Un risultato di rilievo che attualizza la programmazione sanitaria regionale e rappresenta la base normativa e organizzativa per imprimere con maggiore forza la svolta evolutiva dell’Azienda nel suo complesso nonché del presidio di Cassino.

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