Uccise il figlioletto di sette anni a gennaio. Davide Paitoni, 40 anni, si è suicidato nel carcere di San Vittore dove era rinchiuso dopo il delitto. Il Procuratore della Repubblica di Varese, Daniele Borgonovo, lo ha comunicato in una nota: “Davide Paitoni, accusato di aver ucciso il figlio Daniele di sette anni in Morazzone il 1 gennaio scorso, si è suicidato nella sua cella nel carcere di San Vittore”.
L’omicidio avvenne nella sua casa, dove era ai domiciliari con l’accusa di aver tentato di uccidere un collega di lavoro, nel 2021 ad Azzate. Domani Paitoni avrebbe dovuto affrontare la discussione in abbreviato proprio per il tentato omicidio. Ieri il giudice gli aveva negato la perizia psichiatrica, stabilendo che le modalità con cui commise il reato erano talmente chiare da non rendere necessario l’esame.
Paitoni, secondo il gip aveva ucciso il suo bambino per “punire la madre del piccolo che lo aveva lasciato”. Sempre secondo il gip, avrebbe agito con estrema lucidità: dopo essersi assicurato che il padre fosse in camera sua ad attendere il nipotino davanti alla tv, avrebbe attirato in una trappola mortale il figlio con la scusa di una merendina.
“Ognuno faccia i conti con la propria coscienza”, ha detto all’ANSA l’avvocato di Davide Paitoni, Stefano Bruno.