L’Assessore al Bilancio per il Comune di Sora, dr.ssa Loreta Altobelli, con una nota ufficiale – LEGGI QUI – ha voluto fare alcune precisazioni relativamente alle polemiche degli ultimi giorni focalizzate sull’aumento della TARI, quote 2025, per le utenze domestiche.
L’Altobelli sostiene che l’incremento sarebbe “Di solo il 12% in media rispetto al 2024”. Nel comunicato, l’Assessore al Bilancio prosegue e spiega “L’incremento è dovuto esclusivamente all’aumento delle tariffe di conferimento in discarica applicate dalla SAF, società che riceve i rifiuti raccolti sul territorio. Per altro tale maggiorazione, era stata votata in Consiglio Comunale nei mesi passati, riguarda solo spese derivate dai servizi di trattamento dei rifiuti e non riguarda altre spese comunali: la TARI, cioè TAriffa RIfiuti, come indica la legge nazionale, serve unicamente a coprire i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. L’errata lettura delle cifre, forse, è stata indotta da una diversa ripartizione, per il 2025, tra saldo e acconto, per cui il saldo sarà un po’ più alto del 2024 e l’acconto più leggero”.
I cittadini non ci stanno, le dichiarazioni di Loreta Altobelli sono motivo di un’esplosione di malcontento condiviso. La percentuale dell’aumento indicata dall’assessora viene contestata con decisione. Nei diversi commenti sui social in molti, mettendoci la faccia ed i bollettini, obiettano “dimostrando” che il rincaro oscilla tra il 30 ed il 35%. Un esempio tra tanti, riepilogo alla mano, da 760 euro recapitati nell’anno 2024 a 1007 euro del 2025: una differenza di ben 247 euro, pari al 32,5%.
Per correttezza si specifica che la titolare dell’utenza in questione, a seguito del reclamo presso gli organi dell’ente, è stata contattata dall’Ufficio Tributi del Comune di Sora i cui impiegati assicurano che provvederanno a verificare l’aumento in oggetto.

Organizzata una forma di protesta: l’appuntamento è per venerdì prossimo, 22 agosto, alle ore 21:00, nella piazza antistante l’entrata del Comune, davanti la chiesa di Santo Spirito. Un modo per dissentire, un invito lanciato da un comune utente, che prescinde da qualsiasi comitato, associazione o simpatia politica. “Vediamo chi aderisce, perché altrimenti restano solo le chiacchiere sui social”, commenta il cittadino rivolgendosi alla comunità residente nella cittadina volsca.