Sora – Dopo il furto messo a segno domenica scorsa in via Marcello Lucarelli – LEGGI QUI -, cresce la tensione tra i residenti del quartiere a ridosso della stazione ferroviaria, dove da tempo si registra un’escalation di episodi analoghi. Dapprima ad esser presi di mira sono stati auto e ciclomotori, ora i ladri si sono spinti oltre entrando anche negli appartamenti.
Alcuni abitanti della zona, confrontandosi tra loro e analizzando i movimenti sospetti degli ultimi tempi, hanno espresso il timore che dietro i colpi possa esserci una vera e propria “talpa”: qualcuno che conosce bene l’area, che vive in uno nei condomini del quartiere e che potrebbe fornire informazioni preziose ai ladri. Questo l’identikit tracciato, con l’ulteriore sospetto che si tratti di qualcuno che da non molto è andato a vivere nel quartiere. Perché – come confessa una donna – “Vivo qui da oltre 40 anni e non è mai successo quello che sta accadendo nell’ultimo anno e mezzo”.
Secondo le ricostruzioni fatte informalmente, si tratterebbe di una persona che si muove con disinvoltura nel quartiere, passando inosservata e potenzialmente facendo da “palo” ai malviventi durante i colpi, come accaduto proprio domenica. Tra i sospettati sarebbe finito un uomo in particolare, elemento che però – è bene sottolinearlo – si basa esclusivamente su deduzioni e non su prove concrete.
Sospetti legittimi? Forse, considerata la frequenza degli episodi. Tuttavia, è fondamentale ricordare che si è ancora nel campo delle mere ipotesi. La paura diffusa, comprensibile in un periodo delicato come questo, non deve però alimentare una caccia alle streghe che rischierebbe solo di aumentare ulteriormente la tensione.
Nel frattempo, i Carabinieri continuano a indagare sul furto di domenica sera. Le Forze dell’ordine rinnovano l’appello alla cittadinanza: se si notano movimenti sospetti o situazioni anomale, è fondamentale allertare immediatamente il 112, evitando qualsiasi iniziativa personale. La collaborazione tra cittadini e istituzioni resta l’arma più efficace per contrastare i furti e tutelare la sicurezza del quartiere.
Intanto, lo ricordiamo, come già riportato nei giorni scorsi, i residenti del quartiere si stanno mobilitando: è partita una raccolta firme per chiedere l’installazione di sistemi di videosorveglianza. “Perché ora – spiegano – la misura è colma”.