Nella mattinata odierna – come anticipato dalla nostra Redazione – il personale della Direzione Investigativa Antimafia ha effettuato a Sora il recupero di nove veicoli già oggetto di sequestro e, dallo scorso 11 giugno 2025, immessi in possesso dell’Amministrazione Giudiziaria per conto del Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione.
A metà mattinata, gli uomini del Centro Operativo DIA di Roma, insieme ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sora, si sono presentati nei luoghi dove i mezzi erano custoditi. Uno ad uno, i veicoli sono stati recuperati e trasferiti per la successiva gestione, che prevede la loro messa in vendita attraverso l’Istituto Vendite Giudiziarie.
Tra i mezzi figurano una Porsche Cayenne, un’Audi A4, altre autovetture e diversi autocarri, sia furgonati che cassonati, riconducibili a un’agenzia di pompe funebri – anch’essa oggi sotto gestione dell’Amministrazione Giudiziaria – e ad altre società riferibili ai medesimi soggetti già destinatari del provvedimento. Alcuni veicoli, non marcianti o privi di assicurazione, sono stati rimossi con carroattrezzi.
Le operazioni si sono svolte sotto il controllo dei Carabinieri del NORM di Sora e delle Stazioni del circondario, che hanno affiancato gli operatori incaricati del recupero e scortato i mezzi fino alle destinazioni previste, garantendo la sicurezza di tutte le fasi.

Si tratta di un passaggio successivo rispetto al sequestro originario, nell’ambito del procedimento di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale avviato dal Centro Operativo della DIA di Roma ed eseguito lo scorso giugno. Per la loro tipologia, i veicoli non sono destinabili all’utilizzo delle Forze dell’Ordine e vengono quindi messi a disposizione dell’Istituto di Vendite Giudiziarie per la valutazione e la vendita.
Un intervento che segna un nuovo passo significativo nella riaffermazione della legalità a Sora, grazie all’azione congiunta e coordinata di Forze dell’Ordine, Autorità Giudiziaria e organi preposti alla gestione dei beni confiscati alla criminalità.