Purtroppo la sosta selvaggia è una delle criticità che accomuna sia le città che i piccoli centri: automobilisti indisciplinati che non hanno alcun rispetto per gli altri ed, anche in barba alla segnaletica stradale, quando c’è, non rinunciano a posteggiare il proprio veicolo nei luoghi a loro più comodi. La sosta e la fermata selvaggia mettono sempre in pericolo la circolazione stradale, creando oltremodo non pochi disagi. Inoltre i parcheggi selvaggi, troppo spesso, rallentano ed ostacolano gli interventi e le operazioni di soccorso da parte di ambulanze, Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri e via dicendo. Come anche intralciano il servizio di trasporto pubblico.
Insomma, se ne potrebbero stilare di ragioni per cui non si deve posteggiare fuori gli stalli o, più genericamente, nei luoghi non consentiti. La realtà ci dimostra ogni giorno che gli utenti della strada sono sempre più indisciplinati: a quanti capita di trovare automobili ferme lungo la carreggiata, che occupano quasi per intero una corsia e costringono a doverci fermare oppure a manovre repentine per schivare i veicoli che arrivano dalla direzione opposta?
L’appello delle famiglie della cittadina volsca, di una mamma in particolar modo, la quale, accompagnando sua figlia presso uno dei plessi scolastici di Sora, trova puntualmente lo stallo riservato ai veicoli con persone disabili a bordo occupato da genitori che si fermano per far scendere i figli o, peggio ancora, si parcheggiano per allontanarsi a fare il loro.
Così lo sfogo della signora «Come sempre, quando si riaprono le scuole, si accentua il problema della sosta selvaggia e i parcheggi per disabili sono sistematicamente occupati da chi non ne ha titolo. Questa mattina davanti alla scuola di mia figlia un tizio ne occupava ben 2 e alla mia richiesta di andare almeno un po’ più avanti mi ha risposto di aspettare e di stare calma. Un appello alla Polizia Locale e a tutte le forze dell’ordine: fate controlli soprattutto davanti le scuole, perchè questo è un Paese sempre più incivile e sempre meno inclusivo.
E io sono sempre più arrabbiata». Alle parole della mamma ci sentiamo di aggiungere un richiamo al buon senso ed al rispetto per gli altri: cari genitori, fatelo almeno per i vostri figli, affinché possiate dar loro il buon esempio, educarli ad essere cittadini civili, soprattutto quando li accompagnate a scuola.