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Truffa del finto avvocato, la direttrice di un ufficio postale sventa il raggiro

Il cliente era arrivato nell'ufficio postale chiedendo un vaglia per bloccare una procedura legale. La direttrice ha fiutato l'inganno

Immagine di repertorio
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Si è recato presso lo sportello di un ufficio postale sito in un Comune della Ciociaria e ha chiesto l’invio urgente di una somma di denaro tramite vaglia. Il cliente, che possiede un conto nello stesso ufficio postale, ha spiegato che il vaglia serviva per bloccare una procedura legale, a seguito di una telefonata ricevuta da parte di una sedicente avvocato.

La direttrice, visto che si chiedeva l’invio del vaglia entro le ore dieci della mattina, si è insospettita e ha preso tempo per capire meglio il motivo dell’urgenza. Nel frattempo, mentre il cliente raccontava l’episodio, ha ricevuto di nuovo la telefonata del sedicente legale che, non solo ribadiva l’urgenza di emettere il vaglia, ma iniziava anche a intimorire il cliente inventando che sarebbe incorso in multe salate e denunce se non avesse emesso il vaglia immediatamente.

La direttrice sventa la truffa

A quel punto, la direttrice ha intuito che potesse trattarsi di un’azione fraudolenta ai danni del cliente e ha contattato i carabinieri della caserma vicina che si sono presentati immediatamente nell’ufficio confermando, dopo attente verifiche, che era proprio un tentativo di truffa, tranquillizzando la persona e consigliandogli di sporgere denuncia.

La direttrice dell’ufficio di Poste Italiane ha consigliato al cliente di non dare alcun seguito a eventuali ulteriori episodi analoghi e di chiamate sospette e di chiedere sempre conferma sia all’ufficio postale ed eventualmente alle Forze dell’Ordine quando si viene contattati telefonicamente per richieste di denaro.

Il caso della truffa sventata presso l’ufficio postale della provincia di Frosinone è solo uno dei diversi tentativi che, grazie alla prontezza e alla velocità di intervento del personale degli uffici postali, si riescono a prevenire.

I consigli contro le truffe

Sul sito ufficiale di Poste Italiane è possibile consultare la sezione dedicata che comprende utili informazioni prendendo soprattutto spunto dalle situazioni che si possono presentare in strada, telefonicamente o in ogni caso fuori dall’ufficio postale. Di seguito alcuni consigli per non cadere vittime dei truffatori.

  • Nessun dipendente dell’azienda è autorizzato a effettuare nessun tipo di controllo su titoli, libretti di risparmio o della pensione, banconote o monete, né tantomeno a richiedere somme a integrazione di operazioni postali o a sportello.
  • Diffidare sempre di qualsiasi persona, anche di chi si dovesse qualificare come “dipendente di Poste Italiane”, si presenti in strada, telefonicamente o direttamente presso le abitazioni con il pretesto di effettuare verifiche di qualsiasi tipo, richiedere denaro od oggetti di valore o controllare dati riservati.
  • In caso di eventuali richieste, anche per eventuali aiuti a svolgere operazioni a sportello o di prelievo automatico, non comunicare a nessuno e per nessun motivo il PIN delle carte digitali e informare di situazioni sospette di qualsiasi tipologia gli operatori di sportello all’interno dell’ufficio postale.
  • Quando si digita il PIN, sia sulla tastiera del Postamat sia in altre occasioni in cui occorre utilizzarlo, fare attenzione a non essere osservato e a non farti distrarre.
  • In caso di sospetta manomissione dello sportello Postamat, non utilizzare il PIN e comunicare il fatto al personale dell’ufficio postale.

È inoltre importante sapere che Poste Italiane non richiede mai i dati riservati delle carte di pagamento e non manda mai Whatsapp, sms o e-mail con messaggi allarmanti su un blocco del conto, su pagamenti insoluti, su addebiti inaspettati né effettua richieste perentorie e minacciose per trasferimenti di denaro.

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