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Tumore al polmone, diagnosi e intervento in 4 ore: primato nazionale al Gemelli

Percorso clinico integrato e mini-invasivo: biopsia con broncoscopia robotica e resezione chirurgica immediata in un’unica anestesia

Foto di Policlinico Gemelli
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Al Policlinico Gemelli, un paziente con sospetto tumore del polmone è stato diagnosticato e operato in meno di quattro ore grazie a un percorso clinico integrato, altamente innovativo e mini-invasivo. In un’unica anestesia sono state eseguite la biopsia durante una broncoscopia robotica con sistema ION, in sala ibrida, e la successiva resezione chirurgica immediata. Un risultato che rappresenta un primato nazionale e apre a un nuovo modello di cura, basato su rapidità decisionale, multidisciplinarietà e centralità del paziente.

Questo risultato segna un passaggio paradigmatico verso una medicina realmente integrata, precoce e di precisione. In particolare, supera un limite storico nella gestione dei noduli polmonari periferici, soprattutto quelli parzialmente solidi, che fino a oggi risultavano difficili da biopsiare. In molti casi questi pazienti venivano sottoposti a controlli radiologici ripetuti nel tempo e indirizzati alla chirurgia solo in caso di crescita del nodulo, nonostante circa il 40% di queste lesioni non risulti poi tumorale.

La svolta è arrivata dalla pneumologia interventistica grazie all’Ion Endoluminal System™, una piattaforma robotica broncoscopica che consente di effettuare biopsie e marcature anche di piccoli noduli periferici. La procedura avviene in sala ibrida, con il supporto di una ricostruzione tridimensionale ottenuta da una TAC eseguita in tempo reale, permettendo una navigazione estremamente precisa. Nei pazienti a rischio, questo approccio consente di anticipare la diagnosi evitando lunghi periodi di osservazione e incertezza.

L’ulteriore elemento innovativo è la possibilità di concentrare l’intero percorso in un’unica seduta. Una volta eseguita la biopsia robotica, l’esame citologico estemporaneo fornisce una risposta immediata. In caso di positività, il paziente, già in anestesia generale, viene trasferito direttamente in sala operatoria per l’intervento chirurgico, riducendo drasticamente tempi, stress e rischi legati a procedure separate.

Poiché si tratta di noduli di piccole dimensioni e in sede periferica, è possibile eseguire una resezione sublobare, come una segmentectomia o una resezione cuneiforme, attraverso tecniche mini-invasive, sia con robot chirurgico sia in toracoscopia uniportale. Interventi rapidi ed efficaci che limitano l’impatto sul paziente e favoriscono un recupero più veloce.

Questo modello, che unisce diagnosi endoscopica robotica e trattamento chirurgico immediato, rappresenta una visione avanzata della sanità, fondata su tecnologia, tempestività, appropriatezza clinica e lavoro interdisciplinare. Un’esperienza che dimostra come la qualità dell’assistenza non dipenda dal numero di esami effettuati, ma dalla capacità di costruire percorsi risolutivi, in grado di portare dal sospetto al trattamento definitivo in poche ore, con il massimo beneficio e la minima invasività per il paziente. – Fonte Policlinico Gemelli.

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