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West Nile, primi due casi autoctoni nel Lazio: parte la task force. Oggi cabina di regia in Regione

Ricoverati a Latina. Il presidente Rocca: “Nessun allarme, ma serve massima attenzione. In corso una task force per la gestione”

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Sono stati accertati i primi due casi autoctoni di virus West Nile nel Lazio. Si tratta di due pazienti di circa 70 anni, residenti nella provincia di Latina, attualmente ricoverati all’ospedale “Santa Maria Goretti”. Entrambi, secondo quanto si apprende, sono in condizioni stabili e vengono costantemente monitorati.

Il virus, già considerato endemico in alcune aree del Nord e del Centro Italia, è stato confermato anche nel Lazio grazie agli accertamenti effettuati dall’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma.

Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 16 luglio, è stata convocata una cabina di regia regionale alla quale partecipano la Asl di Latina, lo Spallanzani, l’Istituto Zooprofilattico e altri enti sanitari. L’obiettivo è coordinare le attività di prevenzione, controllo e informazione rivolte sia ai medici di medicina generale sia ai pronto soccorso del territorio.

Rocca: “Nessun allarme”

“Anche il secondo caso è stato confermato, quindi abbiamo due casi certi autoctoni di West Nile nel Lazio” ha dichiarato il presidente della Regione, Francesco Rocca, nel corso di un evento pubblico. “Non c’è motivo di allarme, ma è fondamentale tenere alta la guardia. Dopo la task force di oggi, forniremo a tutti gli operatori sanitari le indicazioni necessarie per l’individuazione precoce dei casi”.

Il virus West Nile si trasmette prevalentemente attraverso la puntura di zanzare infette. I contagi tramite trasfusioni sono rari, ma saranno comunque attivate tutte le procedure di monitoraggio previste dalle linee guida nazionali.

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