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Addio ad Arnaldo Palumbo, stroncato da un malore: il poliziotto era da poco andato in pensione

Un malore improvviso lo ha strappato alla vita a poco più di sessant’anni, proprio all’inizio della pensione

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La notizia della scomparsa del sovrintendente Arnaldo Palumbo ha lasciato un dolore profondo e composto, fatto di silenzi e incredulità. Un malore improvviso non gli ha lasciato scampo: inutili tutti i soccorsi. Se n’è andato così, all’età di circa sessant’anni, spezzando un tempo che avrebbe dovuto essere finalmente dedicato a sé, alla famiglia, alla serenità dopo una lunga vita di lavoro.

Arnaldo Palumbo aveva indossato la divisa per anni, servendo lo Stato con dedizione, senso del dovere e grande dignità. Nel corso della sua carriera ha prestato servizio presso la Questura di Frosinone e successivamente a Cassino, realtà nelle quali ha lasciato un segno profondo per professionalità e umanità. Proprio a Cassino si era congedato dal servizio, andando in pensione il 1° agosto, dopo una vita spesa al servizio delle istituzioni.

La sua morte lascia un vuoto profondo tra i colleghi, che lo ricordano come un uomo corretto, disponibile e sempre rispettoso delle persone e del ruolo che ricopriva. Un poliziotto che ha lavorato lontano dai riflettori, ma con un impegno quotidiano silenzioso e fondamentale.

Oggi il pensiero va soprattutto alla sua famiglia, colpita da una perdita improvvisa e ingiusta. A loro, e a quanti gli hanno voluto bene, va l’abbraccio sincero di un’intera comunità che rende omaggio a un uomo dello Stato, il cui esempio continuerà a vivere nel ricordo di chi ha condiviso con lui anni di servizio e di vita.

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