Amaseno – Nuovo scontro istituzionale nel Comune di Amaseno. I consiglieri comunali di opposizione denunciano pubblicamente il mancato accoglimento delle richieste, presentate nelle settimane scorse, per la convocazione del Consiglio Comunale.
Secondo quanto riferito dai firmatari – Antonio Como, Luciano Pisterzi, Gianluca Panici e Antonello Capua – le istanze sono state inoltrate “nel pieno rispetto di quanto previsto dallo Statuto comunale e dal Regolamento consiliare”. Tuttavia, ad oggi, non sarebbe arrivata alcuna risposta né da parte del Presidente del Consiglio né dal Sindaco, e le sedute richieste non sarebbero state convocate.
Un atteggiamento che l’opposizione definisce “estremamente grave, in quanto lesivo dei principi fondamentali della democrazia locale”. Nel comunicato congiunto, i consiglieri spiegano: «Il diritto dei consiglieri di minoranza di richiedere la convocazione del Consiglio è garantito dalla legge ed è finalizzato a garantire un confronto trasparente sulle tematiche che interessano la comunità. Ignorare una richiesta legittima dell’opposizione significa non rispettare né i rappresentanti eletti né i cittadini che essi rappresentano. Si tratta di un comportamento che svilisce il ruolo del Consiglio Comunale, che dovrebbe essere il luogo primario del confronto politico e dell’assunzione delle decisioni pubbliche».
L’opposizione chiede quindi pubblicamente che venga data “immediata attuazione” alle richieste, in particolare per discutere di due questioni ritenute di grande rilievo: la realizzazione della casa di comunità e l’aumento di capitale di Acqualatina.
«In caso contrario – concludono i consiglieri – ci riserviamo di intraprendere ogni azione necessaria presso le sedi competenti. Continueremo, inoltre, a denunciare pubblicamente questo grave episodio di chiusura istituzionale, che non trova precedenti nella storia recente del nostro Comune».